Asl, undici mesi per una risonanza

Giorgi (Cisl) invita il manager a chiedere fondi alla Regione: «Una vergogna le attese di oltre un anno per la diagnostica»

L’AQUILA. «Attese di oltre un anno per gli esami diagnostici al San Salvatore». È quanto denuncia il segretario provinciale della Cisl sanità Gianfranco Giorgi, secondo cui «il potenziamento del servizio di mammografia dell’ospedale San Salvatore va nella giusta direzione e consentirà un miglioramento dello screening e dei controlli necessari per la prevenzione delle malattie oncologiche alla mammella. Apprezziamo l’impegno dell’Asl in tal senso, ma va risolto l’intero problema delle liste di attesa, soprattutto sul fronte della diagnostica».

Ragione per la quale Giorgi invita il manager dell’Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Giancarlo Silveri «ad approntare, anche con il contributo delle organizzazioni sindacali, un piano organizzativo coinvolgendo la Regione con la richiesta di ulteriori finanziamenti per l’abbattimento delle liste di attesa. I dati sono sconcertanti», afferma Giorgi. «Per effettuare una risonanza magnetica al San Salvatore i tempi di attesa sono di circa 11 mesi, mentre per la risonanza aperta si scende a quattro mesi, con priorità per gli esami oncologici a venti giorni. Per la Tac mediamente gli utenti devono attendere quattro mesi, una settimana per un semplice Rx del torace, ma se l’esame radiologico riguarda l’intera colonna, l’attesa sale a 30 giorni. E ancora, un’ortopanoramica richiede dai 10 ai 15 giorni, mentre gli esami con mezzi di contrasto non vengono effettuati prima di 50 giorni. Stesso discorso per alcune visite ambulatoriali specialistiche: al centro cefalee i controlli sono fermi a sei mesi; per le visite dermatologiche i tempi si allungano ulteriormente. Oltre un anno di attesa per le visite senologiche di base. I numeri forniti», incalza il sindacalista della Cisl, «parlano da soli: vi è la necessità assoluta di dare definitivamente soluzione a un problema sollevato in più occasioni dai sindacati, che sta assumendo proporzioni preoccupanti».

Per Giorgi «la possibilità di usufruire degli esami diagnostici e delle visite specialistiche nelle strutture sanitarie dell’intera Asl non risolve, comunque, il problema dei pazienti che non sono nelle condizioni di spostarsi o che vogliono curarsi nel proprio ospedale di riferimento, con professionalità di eccellenza».

Giorgi lancia un appello alla direzione dell’azienda sanitaria: «L’abbattimento delle liste di attesa è un biglietto da visita per un ospedale regionale qualificato e di riferimento qual è il San Salvatore. La prevenzione è un servizio di base che dev’essere garantito, attraverso gli esami diagnostici, a tutti i cittadini che non possono aspettare mesi, e qualche volta anche più di un anno, per potersi sottoporre a un esame». Per la Cisl la situazione va affrontata e risolta con urgenza. Problemi continuamente segnalati dai cittadini costretti, sempre più spesso, a rivolgersi a strutture private dove gli esami vengono effettuati con grande celerità.

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