Avezzano, poliziotti sott’inchiesta: guai per altri 10 

La procura chiede la proroga delle indagini: si ipotizza uno scambio di favori tra due agenti della Stradale e alcuni imprenditori marsicani, sequestrati computer

AVEZZANO. Un’altra decina di persone è indagata nell’ambito del procedimento della Procura di Avezzano che vede coinvolti due agenti in servizio nella sede della polizia stradale della città. L’ipotesi di reato è favoreggiamento nei confronti di diversi imprenditori della Marsica, mentre la corruzione viene ipotizzata per i poliziotti. In sostanza, ci sarebbero stati scambi di favore. Accuse tutte da dimostrare.
L’inchiesta è scaturita da un esposto, presentato nei mesi scorsi direttamente in Procura, e viene coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Lara Seccacini.
Alcuni imprenditori coinvolti sarebbero stati già ascoltati.
A carico degli agenti della Polstrada indagati, invece, nei giorni scorsi sono state portate a termine delle perquisizioni. Il pm Seccacini, che nel frattempo ha chiesto una proroga delle indagini, ha disposto il sequestro di due computer in dotazione ai poliziotti. Pc che sono al vaglio degli investigatori, alla ricerca di elementi di prova che potrebbero dare conferma delle ipotesi di reato. Tutti gli accertamenti vengono svolti dagli uomini della polizia stradale dell’Aquila, gli stessi che stanno conducendo le indagini nei confronti dei colleghi marsicani. Le perquisizioni dei giorni scorsi hanno riguardato sia le abitazioni che gli uffici dei due indagati. Non è chiaro se vi siano state perquisizioni anche per gli imprenditori coinvolti. Sulla vicenda viene mantenuto il massimo riserbo negli uffici giudiziari di via Corradini. Tra le possibili fonti di prova ci sarebbe anche una fotografia. E sarebbe al vaglio degli inquirenti.
Gli agenti indagati hanno affidato la loro difesa a due avvocati del Foro di Avezzano.
Legali che al momento hanno preferito non rilasciare alcuna dichiarazione sulla vicenda. (r.rs.)
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