Banca Etruria, appello a Padoan

L’onorevole Sottanelli difende i risparmiatori aquilani e si rivolge al ministro: chiarezza sui documenti

PIZZOLI. Un’interrogazione parlamentare al ministero dell’Economia per chiedere che gli istituti di credito rispettino i tempi previsti per la consegna della documentazione contrattuale richiesta dalla propria clientela e non dettino alcuna condizione o obbligo per il rilascio.

A presentare l’istanza al ministro Pier Carlo Padoan è il deputato di Scelta civica Giulio Sottanelli, che è anche capogruppo in Commissione Finanze alla Camera, sollevando il problema, diventato un disagio per molti risparmiatori della Banca Etruria di Pizzoli, di non riuscire a ottenere rapidamente, e comunque secondo i tempi previsti dalle norme, informazioni e documenti relativi al rapporto con l’istituto di credito finito tra le “bad bank” (sono Banca Etruria, Carichieti e Cariferrara) sostenute dal decreto “Salva-banche” (entrato in vigore il 22 novembre scorso) per effetto del quale sono stati bruciati centinaia di milioni di euro, per lo più di piccoli risparmiatori.

Diverse volte, infatti, i clienti della banca di Pizzoli hanno lamentato la difficoltà a ottenere anche la semplice stampa del proprio profilo di rischio, la Mifid, che viene negata, al punto che il comitato dei risparmiatori ha scritto, nelle settimane scorse, all’amministratore delegato della nuova Banca Etruria Roberto Bertola. Sottanelli, nell’interrogazione, ricorda il caso di un risparmiatore aquilano che ha perso un’ingente somma tra azioni e obbligazioni. «Avevo richiesto tutta la documentazione», ha raccontato l’uomo. «Quando sono arrivato allo sportello per ritirarla, mi hanno sottoposto come condizione un foglio da firmare nel quale c’era scritto che per la nuova banca non avrei potuto rivalermi sulla stessa. Non ho firmato e non mi hanno voluto rilasciare i documenti».

Il deputato di Scelta civica chiede al governo di «dare risposte certe ai risparmiatori e agli obbligazionisti che sono stati coinvolti nelle vicende delle quattro bad bank». In Abruzzo sono più di cinquemila, di cui 1500 nel solo Comune di Pizzoli. Sottanelli informa, inoltre, di aver chiesto al governo anche «di far inserire nel decreto sui rimborsi un criterio aggiuntivo che tenga in considerazione la concentrazione di sottoscrizioni subordinate, per trattare adeguatamente casi come quello di Pizzoli, dove vi è stato un acquisto anomalo di subordinati rispetto al numero dei risparmiatori della filiale».

Le prime risposte dal governo dovrebbero arrivare in commissione Finanze entro la prossima settimana. (m.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA