Edizione digitaleBenzina sul tappeto da sci, una condanna
Aveva gettato benzina su un tappeto da sci per impedire lo svolgimento della lezione agli allievi degli sci club. Ieri il tribunale di Sulmona lo ha condannato a 15 giorni di reclusione e al...
Aveva gettato benzina su un tappeto da sci per impedire lo svolgimento della lezione agli allievi degli sci club.
Ieri il tribunale di Sulmona lo ha condannato a 15 giorni di reclusione e al risarcimento delle parti civili oltre al pagamento delle spese processuali. Protagonista della singolare vicenda giudiziaria, Giuliano Cardo, all’epoca capo servizio dell’impianto, condannato dal giudice Concetta Buccini per violenza privata.
Il giudice ha pronunciato, contestualmente, la sentenza di non doversi procedere nei confronti di un 30enne brasiliano, Francinne Marques Raphael Grecco, che era finito sul banco degli imputati per lesioni gravi per aver aggredito un maestro di sci e la segretaria dell’associazione assieme a un altro soggetto, denunciato anch’egli ma non rinviato a giudizio. Un particolare questo, che ha spinto il pubblico ministero a chiedere l’assoluzione o, in subordine, la sentenza di non doversi procedere.
Il processo era andato avanti d’ufficio nonostante vi sia stata la remissione di querela da parte delle parti offese, in quanto sia il maestro di sci che la segretaria, avevano riportato ferite guaribili in 24 giorni di prognosi.
La lite, alla quale avevano assistito anche alcuni turisti, risale al mese di febbraio di quattro anni fa. (c.l.)
Ieri il tribunale di Sulmona lo ha condannato a 15 giorni di reclusione e al risarcimento delle parti civili oltre al pagamento delle spese processuali. Protagonista della singolare vicenda giudiziaria, Giuliano Cardo, all’epoca capo servizio dell’impianto, condannato dal giudice Concetta Buccini per violenza privata.
Il giudice ha pronunciato, contestualmente, la sentenza di non doversi procedere nei confronti di un 30enne brasiliano, Francinne Marques Raphael Grecco, che era finito sul banco degli imputati per lesioni gravi per aver aggredito un maestro di sci e la segretaria dell’associazione assieme a un altro soggetto, denunciato anch’egli ma non rinviato a giudizio. Un particolare questo, che ha spinto il pubblico ministero a chiedere l’assoluzione o, in subordine, la sentenza di non doversi procedere.
Il processo era andato avanti d’ufficio nonostante vi sia stata la remissione di querela da parte delle parti offese, in quanto sia il maestro di sci che la segretaria, avevano riportato ferite guaribili in 24 giorni di prognosi.
La lite, alla quale avevano assistito anche alcuni turisti, risale al mese di febbraio di quattro anni fa. (c.l.)