Biondi: qui il cambiamento, non più città dell’emergenza 

Il sindaco ai nove personaggi: «Proposte interessanti, fondamentale il Pnrr»

L’AQUILA. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, replica ai 9 personaggi aquilani che sul Centro hanno espresso la loro idea su come migliorare ulteriormente il capoluogo di regione, dopo la conferma dello stesso primo cittadino alle elezioni dello scorso 13 giugno. Tanti sono stati i temi toccati: dalla sanità alle infrastrutture, passando per l’istruzione e la cultura. Il sindaco ha «letto con interesse le proposte lanciate dalle personalità, tutte di rilievo e influenti nei differenti settori di competenza, interpellate dal Centro; le ringrazio per gli spunti forniti: la contaminazione di idee e il confronto rappresentano sempre una fonte di arricchimento».
CAMBIARE PELLE
Tra gli interpellati lo storico Raffaele Colapietra, il quale ha sottolineato un concetto: L’Aquila ha bisogno di superare lo stato di emergenza del post-terremoto. «Tra i molti traguardi raggiunti dal centrodestra», risponde Biondi, «mi sento di poter ascrivere quello di aver iniziato un percorso prospettico, volto a invertire la narrazione della città, che da terra di emergenza e dolore sta mutando pelle in quella del ricordo e dell’identità, a cui si aggiungono gli elementi dell’innovazione e della formazione, del consolidamento di una rinnovata bellezza generata dalla voglia di riscatto, dall’orgoglio e dalla determinazione della comunità».
L’AQUILA E FRAZIONI
Sul tema periferie, il sindaco ha risposto asserendo che «il processo di ricucitura del centro con le periferie e le frazioni è stato finalmente avviato. Non mi riferisco soltanto agli oltre 120 milioni di interventi previsti quanto, piuttosto, all’idea di un territorio che dialoga in tutte le sue articolazioni e funzioni, pienamente coinvolto sul piano politico-amministrativo, economico e socio-culturale».
CULTURA E TURISMO
Con la cantautrice Simona Molinari e con il direttore d’orchestra Leonardo De Amicis si è parlato anche di cultura: come può, L’Aquila, diventare un importante centro culturale? In particolare, Simona Molinari, oltre a consigliare l’ulteriore sponsorizzazione di eventi e festival, ha evidenziato che bisognerebbe «incentivare il turismo ed essere fonte di attrazione per grandi aziende, vista la vicinanza con Roma e con la costa teramana». Anche il presidente di Confcommercio, Angelo Liberati, crede che il territorio aquilano possa essere una risorsa da un punto di vista economico. Il riconfermato sindaco Pierluigi Biondi sostiene che «l’effervescenza del tessuto creativo e intellettuale cittadino è stato uno dei motori che nel tempo ha consentito di promuovere iniziative ed eventi che hanno avuto un grande riscontro di pubblico e critiche, con proposte in grado di soddisfare le esigenze più disparate e incentivare un turismo di qualità. Un solco che continueremo a percorrere sia con i canonici eventi del cartellone estivo, ma anche con una serie di appuntamenti che promuoveremo in occasione del cinquecentenario della nascita di Margherita d’Austria o con il festival Riscoprire l’Europa e quello del Medioevo. Iniziative che ritengo potranno avere riflessi positivi per supportare l’economia locale e il lavoro, per i quali il nostro impegno proseguirà così come accaduto in questi anni, in cui la pandemia e poi la guerra in Ucraina, con conseguente aumento dei costi di energia e materie prime, hanno colpito gravemente il contesto produttivo locale».
PIANO DI RIPRESA
Il direttore generale di Confindustria Francesco De Bartolomeis e il segretario generale di Cgil Francesco Marrelli hanno approfondito l’argomento Pnrr, un’opportunità da sfruttare. «Sarà determinante», commenta il primo cittadino, «lavorare per ottenere, attraverso progetti e programmi di sviluppo innovativi, quante più risorse possibili derivanti dalla macromisura B del fondo complementare al Pnrr per le aree colpite dal sisma 2009 e del centro Italia, 700 milioni in tutto, affinché tanto le grandi aziende quanto le piccole e piccolissime imprese possano continuare a operare, promuovendo, al contempo, l’attrattività per chi intende scommettere sul suo sviluppo».
SCUOLE
Altra tematica affrontata ha riguardato l’istruzione. La rappresentante dell’Azienda per il diritto agli studi universitari, Martina Fusari, ha proposto una serie di idee volte a migliorare L’Aquila come città universitaria. «Tutti i giovani che decidono di formarsi all’Aquila», sostiene Biondi, «sono un tesoro da custodire e valorizzare. Per questo, con Università e Gssi abbiamo creato la Fondazione Ferrante d’Aragona per la istituzione del più grande collegio di merito d’Italia, così come da tempo mi sono interessato, interloquendo direttamente con il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, della vicenda relativa alla Campomizzi».
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