Case in centro agli studenti per rilanciare l’ateneo

Intesa tra Comune, Fondazione Univaq e Gran Sasso Science institute Alloggi in comodato derivanti dall’operazione dell’abitazione equivalente

L’AQUILA. Gli appartamenti del centro storico, di proprietà del Comune, verranno messi a disposizione degli studenti universitari.

Il sindaco Massimo Cialente ha firmato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa con la Fondazione città della conoscenza, che annovera al suo interno Fondazione Univaq e Gran Sasso Science Institute, per dare l’avvio al percorso di cessione, in comodato d’uso, degli alloggi disponibili.

«Una cinquantina sono le abitazioni del centro storico», dichiara Cialente, «derivanti dall’operazione degli alloggi sostitutivi. Una volta sottratti quelli che andranno all’Ater, nei previsti scambi con gli alloggi di Porta Leone, affideremo gli altri alla Fondazione, direttamente o tramite l’Azienda per il diritto agli studi universitari».

Una scelta motivata così da Cialente: «Il Comune risparmierà, in questo modo, moltissimi soldi di gestione di un patrimonio edilizio importante, nel cuore della città, che si somma al Progetto Case e ai Map. Contemporaneamente, verrà incentivata la residenzialità in centro storico da parte degli studenti universitari, rilanciando anche il ruolo e le opportunità offerte dall’ateneo aquilano».

Non è ancora stato definito, tuttavia, il meccanismo che consentirà al Comune di affidare, in comodato d’uso, gli alloggi sostitutivi alla Fondazione città della conoscenza.

«Stiamo studiando i passaggi tecnici necessari», fa sapere Cialente, che è anche presidente della Fondazione Univaq. «Questa è la prima di una serie di iniziative che lanceremo sul nostro territorio allo scopo di aumentare l’attrattività dell’ateneo».

Una risposta importante, la definisce il sindaco, «alla pressante esigenza di sicurezza che arriva da parte degli studenti che scelgono L’Aquila per frequentare i corsi universitari e, allo stesso tempo, sentono il bisogno di vivere la socialità e l’aggregazione del centro storico. Come accadeva prima del sisma del 2009».

«Sarà l’Azienda per il diritto agli studi universitari, insieme all’Università», aggiunge Cialente, «a provvedere alla formulazione dei bandi per l’assegnazione degli alloggi in base al reddito e alla meritocrazia, Resta sempre valida la proposta di assegnare, qualora ce ne fosse la richiesta, anche gli appartamenti disponibili all’interno del Progetto Case, nei poli universitari di Coppito e Roio. La nostra città deve ripartire dall’Università, un motore di sviluppo dalle eccezionali potenzialità».

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