Cogesa, verso la conferma di Margiotta 

Torna l’intesa tra i sindaci. Ora il nodo è se il Cda sarà composto da 3 a 5 membri. La decisione sarà presa a ottobre

SULMONA. Torna il sereno nel Cogesa. Dopo l’unanimità espressa da tutti i sindaci sul ritorno a una “governance” guidata dal consiglio di amministrazione, nella società che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti per conto di 64 Comuni della provincia dell’Aquila e alcuni dell’Alta Val Pescara, si respira un clima di pacificazione così come aveva auspicato lo stesso amministratore unico Vincenzo Margiotta, nella conferenza stampa di venerdì scorso, alla vigilia della seduta del comitato del controllo analogo che ha sancito una ritrovata intesa tra tutti i sindaci che si sono accordati sulla proposta dei sette primi cittadini guidati dal sindaco di Pacentro Guido Angelilli sul ritorno al consiglio di amministrazione. Ora il nodo è se il Cda sarà composto da tre o da cinque membri. Angelilli spinge per un consiglio di amministrazione a tre ma sarà molto difficile che ciò accada perché sono più numerosi i raggruppamenti di Comuni che aspirano ad una loro presenza nel Cda. Naturalmente tutto ruota anche alla scelta del nuovo presidente e non è escluso, così come ha fatto capire lo stesso sindaco di Pacentro nella conferenza stampa che ha preceduto la seduta del comitato di controllo analogo, che potrebbe essere lo stesso amministratore unico uscente a succedere a se stesso. «Quando sono arrivato a Cogesa tutti dicevano che ero un Amministratore unico di minoranza perché la maggioranza non mi aveva votato (40 contro e 13 a favore)», afferma Margiotta, «oggi, nonostante abbia dimostrato di essere un uomo di pace, un tessitore, un risolutore di problemi e molti di quei voti contro sono diventati a favore (solo 6 contrari alla mia rielezione), mi sono impegnato in prima persona affinché Cogesa fosse amministrata da una ‘governance’ partecipata da tutti i soci, una vera e propria pacificazione societaria che guardi lontano, che tenga fuori dalla porta le beghe personali e che sottoscriva un piano industriale fatto di crescita, anche tramite fusioni, acquisizioni ed allargamento dell’oggetto sociale ad attività collaterali per garantire aumento di ricavi, occupazione e valore. Io ho pregato i soci (e ringrazierò personalmente tutti loro per aver dato questa dimostrazione di unione e lungimiranza) ad unirsi per il bene di Cogesa e di tutte le aree interne», conclude l’attuale amministratore unico, «sono certo che verrà nominato un Cda composto da persone competenti ed autorevoli che, oltre a rappresentare tutti, consentirà all’Azienda di creare valore ed opportunità di lavoro, mantenendo efficace, efficiente ed economica la gestione». La scelta del nuovo Cda dovrebbe avvenire a ottobre.
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