Concorsone, il ministero: “Nessuna proroga dei precari anche se la selezione ritarda”

Il ministero della coesione territoriale: “Fiducia assoluta in Ripam e Formez. In ogni caso è impossibile una proroga della struttura d’emergenza quali che siano i tempi del concorso. Amareggiati per le polemiche”

L’AQUILA. «La scelta del legislatore è stata chiarissima, per cui quali che saranno i tempi del concorso in nessuna ipotesi appare possibile nemmeno pensare a ulteriori proroghe delle strutture utilizzate per l’ormai cessata gestione dell’emergenza». A sostenerlo è Alfonso Celotto, capo di Gabinetto del ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, dopo le polemiche degli ultimi giorni sul “concorsone”.

Il ministero per la Coesione territoriale ricorda che, con gli articoli 67-bis e seguenti del decreto legge numero 83 del 2012, il legislatore «ha scelto in maniera inequivocabile di organizzare “in via ordinaria” la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009. Questo ha comportato la cessazione dello stato di emergenza dallo scorso 31 agosto e, conseguentemente, la cessazione di tutte le strutture e i contratti di personale emergenziale dal prossimo 31 dicembre. Contemporaneamente, è stato attivato un concorso pubblico nazionale per reclutare in maniera stabile il personale che dovrà operare nei territori nella ricostruzione. Per garantire massima celerità e assoluta imparzialità, questo concorso è stato affidato alla struttura statale con maggior esperienza e competenza in materia, cioè la Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni, stabilendo che la Commissione giudicatrice sia designata dal presidente del Consiglio dei Ministri».

Conclude Celotto: «Abbiamo assoluta fiducia nella Commissione Ripam e nel Formez, e siamo consapevoli che stanno compiendo uno sforzo enorme per completare le procedure di concorso in un termine inusualmente breve. In un modello che va definitivamente fluidificandosi, non possiamo che essere amaregiati per i residui grumi di vischiosità che ancora emergono in parti del territorio, ma siamo pienamente consapevoli che soltanto mediante il concorso sarà possibile assumere i collaboratori necessari alla ricostruzione».

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