Concorsone, un altro esposto

L’assessore Giuliante: dai candidati il racconto di fatti che dovrebbero interessare la magistratura

L’assessore regionale Gian franco Giuliante non ha dubbi: il concorso, gestito dal Formez, per l’assunzione di 300 persone da impiegare negli uffici preposti alla ricostruzione, «è nato male e finito peggio, tanto che la prossima settimana un altro esposto approderà sul tavolo della Procura».

Un annuncio tutt’altro che inaspettato, viste le tante polemiche e le contestazioni che il concorsone continua a suscitare. Giuliante, che ieri mattina ha tenuto una conferenza stampa circondato da una ventina di concorrenti (tra cui diversi precari), ha puntato il dito contro il Formez per una serie di presunte irregolarità e anomalìe. A cominciare dall’uscita, dal padiglione fieristico dove il Formez ha organizzato i test, dei libri dei quiz, alcuni dei quali messi in bella mostra dallo stesso assessore proprio per provare l’avvenuta irregolarità. «Il Formez, dopo la pubblicazione di un facsimile dei quiz (cosa questa che aveva spinto il sindaco Cialente a rivolgersi alla Procura e che aveva fatto finire sotto inchiesta il dirigente della Sge Roberto Petullà), aveva assicurato un controllo marcatissimo sullo svolgimento delle prove» ha esordito Giuliante.. «Invece le cose sono andate in modo diverso. Nell’esposto che alcuni concorrenti presenteranno ai magistrati verranno elencate tutte le “stranezze” di questa vicenda: dai libri portati fuori alla scelta dei test, sino alle prove strabilianti, stando alle votazioni conseguite, dei concorrenti in corsa per l’assunzione al Ministero».

Per l’esponente del Pdl «sarebbe bastato poco per evitare la sparizione, al termine delle prime prove, di molti libri dei quiz. Sarebbe bastato ritirarli al momento della consegna, da parte dei candidati, delle buste contenenti le risposte. Nulla di complicato, invece i controlli sono stati rigidi solo nell’ultimo giorno delle preselezioni. Cosicché c’è stato chi, impegnato in più di una prova, è riuscito – dopo aver fallito la prima selezione – a superare brillantemente le altre. Il Formez, in una nota» ha aggiunto Giuliante «aveva spiegato come fosse difficilissimo, in base a un calcolo scientifico, raggiungere il massimo del punteggio durante le preselezioni (70 su 70). Ed effettivamente il primo giorno nessuno è riuscito ad ottenere un simile risultato. Poi il numero è cominciato a salire, ma il massimo è stato raggiunto nelle prove per le assunzioni (100 su 300) al ministero delle Infrastrutture. Qui un candidato su due ha ottenuto il punteggio pieno, mentre il voto più basso è stato 68,5. Una vera infornata di geni» ha commentato Giuliante, che ha poi puntato il dito anche contro la modalità di scelta dei quiz. «Personalmente avevo capito che avrebbero estratto a sorte 70 quiz dai 4.000 pubblicati on line. In realtà il Formez ha predisposto tre griglie da 70 quiz e deciso di sorteggiarne una al momento dei test. Mi sembra che sia cosa ben diversa scegliere tra 4.000 o appena 210 quiz».

Ma non solo.Secondo Alfonso Magliocco, coordinatore provinciale del Pdl, anch’egli impegnato nel concorsone, durante le prove ci sarebbe stato anche lo scambio di talloncini tra un compito e l’altro. «Troppi, per non pensare male, i casi di genitori e figli impegnati a fare gli stessi quiz« ha tagliato corto Magliocco.

©RIPRODUZIONE RISERVATA