Convitto, fissata l'udienza

Crollo del Convitto, il 17 maggio Bearzi e Mazzotta dal gup

L’AQUILA. Il giudice per le udienze preliminari, Elvira Buzzelli, ha fissato per il 17 maggio l’udienza preliminare per il crollo del Convitto nazionale dove sono morti tre minorenni. Gli imputati sono due, tra cui il preside del Convitto, Livio Bearzi e il dirigente della Provincia, Vincenzo Mazzotta. Sono accusati di omicidio colposo plurimo.

Si tratta di una notizia importante in quanto per la prima volta una vicenda riguardante i crolli verrà esaminata da un giudice terzo. Livio Bearzi di 53 anni, è accusato in quanto non avrebbe valutato la totale inadeguatezza dell’edificio e non avrebbe ordinato la evacuazione dopo le prime scosse. Inoltre gli viene contestato di non avere mai fatto sottoporre l’edificio a opere di risruttturazioni. A Vincenzo Mazzotta, dirigente provinciale del settore della edilizia pubblica, sono imputate simili contestazioni. Sono assistiti dagli avvocati Paolo Guidobaldi e Antonio e Paolo Mazzotta. Nel crollo sono morti Luigi Cellini di Trasacco oltre a Marta Zelena e Ondrey Nuozovsky. Le parti civili sono tutelate dall’avvocato Antoino Milo.

Infine, sempre per quanto riguarda i crolli, la Procura della Repubblica dell’Aquila sta per ufficializzare i provvedimenti relativi al crollo del condominio di via D’Annunzio, in zona rossa, avvenuto con il terremoto del 6 aprile 2009, dove sono morte 13 persone. «Manca poco per l’invio degli avvisi di garanzia per via D’Annunzio» ha annunciato il procuratore Alfredo Rossini, sottolineando «che il lavoro sta andando avanti velocemente, nel rispetto della tempistica».
Con l’apertura del quarto filone d’inchiesta si apre la lunga lista dei condomini privati nell’ex zona rossa, in particolare via XX Settembre e strade collegate, dove ci sono state decine di morti». Quello sul crollo di via D’Annunzio è il quarto filone della maxi inchiesta sul terremoto.

(g.g.)