Cuore nuovo per un poliziotto aquilano

Trapianto eseguito grazie alla generosità dei parenti di un ragazzo veronese deceduto in un incidente

L’AQUILA. Tanti cuori e tanti messaggi di incoraggiamento, sul web, per il poliziotto aquilano Fabrizio Canocchi che dalla scorsa notte un cuore nuovo ce l’ha davvero, grazie al grande gesto di una famiglia veronese, che ha donato l’organo di un ragazzo morto in un fatale incidente in bicicletta. Un gesto che ha salvato la vita di Fabrizio che, come rende noto il giornale on line “il Capoluogo”, dallo scorso giugno era ricoverato nell’ospedale di Borgo Trento, in attesa di un cuore compatibile. Il trapianto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì e nelle ore successive la notizia si è diffusa rapidamente, grazie al tam tam suFacebook, dove sono stati postati decine e decine di messaggi rivolti al poliziotto e a sua moglie Raffaella. «Forza Fabrizio!», quello più ricorrente, insieme all’augurio: «Siamo tutti con te, torna presto all’Aquila». Significativo il commento lasciato da Marcello Iannini: «Forza Fabrizio e grazie. Grazie a tutti coloro che decidono di donare gli organi. È veramente, in tutta la drammaticità di quei momenti, un gesto bellissimo e pieno d’amore». Amici, conoscenti, i colleghi della questura dell’Aquila. Tutti si stringono intorno alla famiglia di Fabrizio, il cui volto sorridente e il fisico possente campeggiano sul suo profilo Facebook, pieno di foto che lo ritraggono in momenti spensierati. «Dai roccia, è fatta», gli scrive un amico. E ancora: «Forza grande Canocchio, ti aspettiamo tutti a San Francesco Bronx, dai Fabrì». C’è anche un saluto che arriva da Verona, la città dello sfortunato ragazzo che ha perso la vita, mentre andava in bicicletta, donando una nuova speranza a Fabrizio: «Daje Fabrì, anche Verona è con te». Una partecipazione corale, che dimostra l’affetto che l’intera città nutre nei suoi confronti. «Non sei stato solo il mio buttafuori preferito. Ci hai aiutato, consigliato e risolto mille situazioni. Mi hai menato, fatto ridere e fatto capire tante cose. Troppe. Forza Fabrì, forza». L’augurio di tutti è che Fabrizio si rimetta subito in forze: «Adesso vedrai che andrà tutto in discesa. Forza e coraggio. Ma sappiamo tutti che non ti mancano». «Daje Fabri, che co ’sto core novo famo un macello»,«Daje Jack! Adesso il motore nuovo ce l’hai...Ritorna il treno che sei sempre stato!»

Romana Scopano

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