Debiti Comune, ci pensa Letta

Telefonata con Cialente, il governo coprirà il disavanzo

L’AQUILA. Il Governo è pronto a predisporre una modifica normativa che preveda la copertura del disavanzo di bilancio 2009 del Comune del capoluogo, per i mancati introiti tributari. Lo ha annunciato il sindaco, Massimo Cialente, dopo aver parlato al telefono con il sottosegretario, Gianni Letta. Una risposta significativa anche alla luce della mobilitazione dei dipendenti delle ex municipalizzate, nella sede di Villa Gioia.

Un provvedimento importante da parte del Governo anche in vista del bilancio di previsione del 2010. Lo stesso sindaco si era detto nei giorni scorsi preoccupato «dal momento che il Comune dell’Aquila, rispetto ai tributi usuali, non è in difficoltà per sospensione della spesa, ma per il venir meno del presupposto stesso del pagamento dei tributi, vale a dire la mancanza di case o la metratura ridotta di Map e appartamenti antisismici sui quali, come noto, incide la maggior parte dei tributi, a cominciare da Ici e Tarsu».
Di qui l’impegno del Governo a garantire la copertura per il 2009 «a fronte del nostro iniziale impegno tecnico», ha assicurato Cialente, «a coprire il disavanzo in dieci anni, in attesa di ricevere la somma per l’anno passato con appositi provvedimenti nei prossimi mesi. L’impegno del sottosegretario Letta», ha concluso il sindaco, «ancora una volta è stato determinante».

SCIOPERO AFM. Bandiere, slogan di protesta, ma anche veicoli e mezzi hanno riempito il cortile della sede comunale di via Filomusi Guelfi in una manifestazione sul futuro dell’Afm spa promossa da Cgil, Uil e Ugl. Le forze sindacali hanno chiesto le dimissioni del cda aziendale, incapace di contrastare una crisi, ma anche il sostegno dell’amministrazione cittadina. Lo sciopero ha avuto un’adesione importante, coinvolgendo 70 dipendenti su 94, con astensione al 100% dei dipendenti del servizio cimiteriale e del settore pedagogico.

Sciopero a metà, invece, da parte degli operatori del settore farmaceutico, al fine di garantire l’erogazione del servizio. Alla mobilitazione hanno partecipato anche i lavoratori della Asm e del Centro turistico Gran Sasso per chiedere la costituzione di un tavolo di confronto che analizzi globalmente la situazione di tutte le ex-municipalizzate. «Il Comune», hanno spiegato i sindacalisti, «ancora non fornisce indicazioni sul futuro dei settori pedagogico e cimiteriale della Afm Il magazzino inoltre, nonostante le indicazioni del consiglio che ne disponeva la riapertura, continua a restare chiuso». Sotto osservazione i bilanci aziendali. Ieri pomeriggio, a tal proposito c’è stato un incontro tra con l’assessore Silvana Giangiuliani e i vertici dell’Afm. Cialente ha ricordato che «all’indomani del nostro insediamento abbiamo dovuto approvare anche quelli che non sono stati approvati nella precedente giunta Tempesta».

MACERIE. C’è preoccupazione da parte dei rappresentanti Rsa dell’Asm Spa, impegnata nella rimozione delle macerie post-sisma. «Manca un piano industriale dell’azienda», ha denunciato Elia Serpetti (Rsa-Ugl), intervenuto a sostegno della mobilitazione. «Per questo motivo», ha proseguito, «mentre si annunciano nuove assunzioni, il personale operativo viene utilizzato in maniera non uniforme. Nonostante gli amministrativi siano in esubero si continua a chiedere agli operai di fare il lavoro di amministrativi, mentre vengono trascurate le mansioni tecniche». A loro, Cialente, ha risposto che «si sta predisponendo un bando nazionale per assumere un nuovo direttore generale».

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