Disservizi in sette comuni per l’acqua razionata

Temperature bollenti e sorgenti in calo, problemi da Pratola Peligna a Roccaraso La Saca invita i cittadini a non sprecare le poche risorse disponibili

SULMONA. Aumentano i disagi legati all’approvvigionamento idrico in Valle Peligna e Alto Sangro. L’estate particolarmente torrida sembra aver prosciugato in pochi mesi la maggiore portata delle reti dovuta alle abbondanti nevicate di febbraio. Una situazione paradossale, viste le nevicate eccezionali, che però nemmeno quest’anno ha risparmiato residenti e turisti spesso alle prese con rubinetti a secco o a singhiozzo. Così, come da copione estivo, i maggiori disagi si sono registrati nelle settimane più calde e in quelle di maggiore affluenza turistica per le località di villeggiatura. Non un bel biglietto da visita, che ha visto amministratori e albergatori spesso infuriati con gli enti gestori e le istituzioni.

IN CITTÀ. I maggiori problemi si riscontrano nella frazione Marane, una zona a ridosso dell’area Peep, cresciuta esponenzialmente in pochi anni, dove le reti a fatica riescano ad assecondare il moltiplicarsi di ville e case in campagna. A questo si aggiunga la cattiva abitudine di alcuni residenti di utilizzare l’acqua potabile per innaffiare orti o giardini e lavare le proprie auto.

PRATOLA. Stessi disagi si registrano a Pratola, in particolare nella zona di via Valle Madonna, diventata in pochi anni più popolosa e dove gli impianti sono rimasti gli stessi che prima servivano un paio di case e ora una cinquantina. «Il problema di Valle Madonna è un problema storico», ammette il sindaco Antonio De Crescentiis, «purtroppo si tratta di una zona cresciuta molto in fretta che avrebbe bisogno di un potenziamento della rete per servire la popolazione. Chiaramente, in estate, quando si usa di più l’acqua e magari tornano anche persone originarie del paese le cose si complicano».

ROCCARASO. Più problematica la situazione a Pietransieri (frazione di Roccaraso), dove il livello dell’acqua nelle tubazioni è sceso sensibilmente, costringendo la Saca ad alcune chiusure programmate di notte per razionalizzare la distribuzione. A Roccaraso, però, i disagi sono partiti addirittura dalla metà di marzo, quando il paese si è risvegliato senza acqua per un guasto e gli albergatori hanno avviato le pratiche per il risarcimento dei danni.

PESCASSEROLI. Nei primi giorni di agosto una delle situazioni più roventi si è registrata a Pescasseroli, con rubinetti a intermittenza per dieci notti e dieci giorni a causa di alcuni guasti all’elettropompa di uno dei pozzi rimesso in funzione da poco.

SCANNO E VILLALAGO. Anche i comuni di Scanno e Villlago sono stati interessati nei giorni scorsi da alcuni interventi straordinari sulle reti che hanno imposto l’interruzione dell’erogazione idrica per un’intera notte.

RAIANO E CORFINIO. Qui le cose vanno meglio, visto i recenti investimenti sulle reti e l'acquedotto che hanno risolto ogni criticità, come conferma il sindaco di Corfinio, Massimo Colangelo.

LE CAUSE. Fra i motivi principali della scarsità d’acqua – secondo i tecnici della Saca – c’è in questo periodo la progressiva diminuzione della portata delle sorgenti di alimentazione delle reti idriche. Ma non vanno dimenticate nemmeno le cattive abitudini delle persone che spesso sprecano l’acqua su orti e giardini, ma anche i continui guasti sulle reti colabrodo, spesso risalenti a molti anni fa e dove gli interventi si fanno sempre più complessi. Se, infatti, non esiste una stima precisa dell’acqua dispersa dalle tubazioni obsolete, è sicuro che gli sprechi non mancano. E per questo, negli ultimi anni, il presidente della Saca, sta correndo ai ripari, con un piano di interventi sulle reti e gli impianti di pompaggio. Lavori che però devono fare i conti con i bilanci in difficoltà e i capricci climatici che complicano una situazione già delicata.

GLI APPELLI. Non sono chiaramente mancati, in questi mesi, gli appelli alla collaborazione da parte degli amministratori comunali rivolti ai cittadini e soprattutto ai turisti (meno propensi a pazientare con i disservizi durante le ferie) e quelli della Saca ad un uso più responsabile dell’oro blu. Petrella ha più volte invitato le amministrazioni a razionare l’acqua delle fontane pubbliche prive di impianto di ripompaggio e ad innaffiare i giardini solo di notte.

Federica Pantano

©RIPRODUZIONE RISERVATA