Due «sciacalli» in manette

Stavano forzando il portone di una casa a Collemaggio

L'AQUILA. Sono stati sorpresi dai carabinieri mentre stavano cercando di forzare la porta d'ingresso di un appartamento-studio, in via Caldora, nella zona di Collemaggio. I due «sciacalli», entrambi aquilani, sono finiti in cella.

Si tratta del 39enne Pietro Acierno e di Paolo Marconi, 44 anni, chiamati ora a rispondere di tentato furto aggravato. Il fatto si è verificato domenica pomeriggio, intorno alle 15, in via Caldora nei pressi di Collemaggio. Un colpo che i due malviventi contavano di poter mettere a segno senza alcun rischio puntando sulla calma domenicale e sul fatto che molta gente era a Sulmona per la visita del Papa.

Ma a mandare a monte il furto nell'appartamento, che prima del sei aprile ospitava lo studio dell'avvocato Roberta Ruggeri, è stato un passante che ha notato i due armeggiare davanti al portone dell'edificio reso inagibile dal terremoto. Impossibile, quindi, non pensare a quei due come dei probabili sciacalli. 

L'uomo ha così allertato il 112 che ha inviato sul posto una pattuglia del nucleo radiomobile, coadiuvata poi dagli uomini del reparto operativo. I ladri sono stati sorpresi e bloccati mentre stavano ancora forzando con arnesi da scasso il portone dello studio. I due sono stati portati in caserma e trattenuti lì per tutta la notte in attesa dell'udienza di convalida che si è tenuta ieri mattina.  Il giudice ha convalidato l'arresto, disposto il trasferimento di Acierno e Marconi nel carcere delle Costarelle e fissato al 26 luglio la data del processo. 

Secondo il capitano Marcello d'Alesio, comandante della compagnia dei carabinieri dell'Aquila, «l'arresto dei due ladri è stato possibile grazie alla tempestiva segnalazione arrivata alla sala operativa. Questa» ha commentato «è l'ennesima dimostrazione del connubio e dell'efficienza che dovrebbe esistere tra le forze di polizia e i cittadini. È grazie alle loro segnalazioni se spesso si riesce a prevenire e a contrastare fenomeni di criminalità». 

Alcuni giorni fa altre due persone erano finite in manette, sempre con l'accusa di sciacallaggio.  Un fenomeno odioso che le forze dell'ordine hanno tentato in questi mesi di contrastare rafforzando i controlli sia nella zona rossa, nel centro storico cittadino, che nei quartieri dove tantissimi sono ancora gli edifici disabitati perché in attesa dei lavori di ristrutturazione.  Ma nonostante il potenziamento dei controlli, attuati anche dall'esercito e dai vigili urbani, moltissimi in questi mesi sono stati i furti denunciati.

Tanti i palazzi, soprattutto nei quartieri di Pettino, Santa Barbara e San Sisto, interamente svaligiati da bande organizzate che hanno anche utilizzato camion attrezzati per i traslochi. Nel mirino mobili antichi, elettrodomestici, quadri e anche oggetti preziosi che i proprietari hanno tardato a portar via.

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