Ecco chi esporrà nella nuova sede del Maxxi 

Tra gli artisti anche Nunzio, originario di Cagnano Amiterno. I nomi svelati dal Giornale dell’arte

L’AQUILA. Svelati i primi cinque nomi di artisti chiamati a ideare opere e istallazioni per la nuova sede del Maxxi dell’Aquila, all’interno delle sale del settecentesco palazzo Ardinghelli. Si tratta di autori italiani, noti a livello nazionale e internazionale, almeno due casi legati all’Abruzzo. A rivelarli è il Giornale dell’arte di Torino: “Elisabetta Benassi (romana, del 1966), Daniela De Lorenzo (fiorentina, 1959), Alberto Garutti (nato nel leccese, 1948), Nunzio Di Stefano (della Scuola di San Lorenzo a Roma ma nato nell’Aquilano, a Cagnano Amiterno, nel 1954) e il pittore Ettore Spalletti, nato nel 1940 e che vive in un borgo del Pescarese”. Intanto, proseguono a ritmo serrato i lavori di restauro di Palazzo Ardinghelli condotti dal Segretariato regionale ai Beni culturali, con direzione dei lavori affidata a Franco De Vitis e a Biancamaria Colasacco, funzionari della Soprintendenza dell’Aquila e cratere. L’obiettivo è terminare entro la prossima estate, per permettere l’apertura del museo nel 2018. «Il quintetto deve eseguire opere appositamente per la prima succursale dell’arte contemporanea nel centro storico aquilano: come aveva annunciato il ministro Dario Franceschini, che nel frattempo ha confermato per i prossimi cinque anni il cda e alla presidenza Giovanna Melandri», spiega il Giornale dell’arte. «La quale conferma Enel come primo socio fondatore». Proprio la Melandri qualche settimana fa ha assicurato: «La sede Maxxi all’Aquila sarà pronta entro un anno. La benzina che ha permesso di avviare i motori è arrivata dalla legge di Stabilità 2018, con un milione per ciascuno degli anni dal 2018 al 2024». Le opere dei cinque artisti non saranno le uniche esposte nel nuovo museo. «Il progetto farà leva sulla collezione permanente del Maxxi arricchita da opere pensate ad hoc, su attività educative e formative e di animazione culturale, su una rete di collaborazioni con le realtà territoriali (università, sistema scolastico, Istituto nazionale di fisica nucleare) e su alleanze strategiche con i privati», ha spiegato in una nota il ministero. A coronare il progetto, la Fondazione ha commissionato a Paolo Pellegrin (uno dei migliori fotoreporter e, tra l’altro, un maestro del bianco e nero) un reportage sull’Aquila che inserirà in una personale curata da Germano Celant che si terrà al Maxxi a Roma dal 7 novembre».
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