Festa per Di Bitonto, gloria dell’Aquila calcio 

Compleanno speciale per il capitano anni Cinquanta: aneddoti ed emozioni con protagonisti ex rossoblù

L’AQUILA. Molto più che una rimpatriata, quella organizzata per celebrare un compleanno “tondo”, quello per le 90 primavere di Aldo Di Bitonto, ex giocatore e capitano di lungo corso dell’Aquila calcio per sette gloriose stagioni negli anni Cinquanta. E, successivamente, allenatore di numerose formazioni dell’Alabarda e dell’Acli. Il compleanno si sarebbe dovuto celebrare il 20 ottobre del 2020 ma si era in piena ripresa dell’emergenza Covid e così, di rimando in rimando, si è arrivati a giovedì, con Di Bitonto che ormai è quasi arrivato, in ottima forma, a 92 anni. Aldo è molto più che un uomo di sport, arrivato da Trieste per giocare a calcio e diventato più aquilano degli aquilani, era un vero leader nella squadra del presidente Antonio Cicchetti e del vice Lorenzo Natali. Dopo, oltre a dedicarsi alla crescita dei giovani, Aldo è stato un vero e proprio punto di riferimento per il calcio aquilano, presente nelle tv locali a commentare imprese e rovesci di una squadra molto spesso in altalena. Mai banale, sempre tranciante senza mai usare toni sopra le righe. Giovedì a pranzo, c’erano molti fra i suoi ragazzi delle squadre giovanili che, fra gli altri regali, gli hanno dedicato una pergamena con una dedica molto significativa: “A te, che per noi non sei stato solo un allenatore, ma anche un grande maestro di vita. I tuoi ragazzi delle Acli e dell’Alabarda ti saranno grati per sempre”. Si sono rincorsi aneddoti, ricordi di grandi imprese e, soprattutto di momenti formativi. Oltre alla pergamena, ad Aldo è stato fatto dono di un bassorilievo che riproduce un quadro di Domenico Di Francesco che raffigura Dante Alighieri in uno scenario che mette insieme inferno, purgatorio, paradiso e Firenze. Inoltre alcune riproduzioni stampate su ceramica di formazioni dell’Aquila calcio nelle quali Aldo è stato protagonista. Fra gli ex calciatori presenti Nicola Mastropietro, Mario Maccarone, Ennio Pasquali, Gianni Sciomenta, Mauro Lauri, Arnaldo Ortensi, Giorgio Patrignani, Lucio Casciola, Luciano De Jacobis, Paolo Pietraforte, Adriano Cantalini, Franco Esquilino, Danilo Gioia e Mario Marchionne. Altri “ragazzi” di Aldo si sono aggiunti virtualmente con telefonate durante la rimpatriata. Fra gli invitati anche due giornalisti molto legati ad Aldo, il primo solo idealmente perché tenuto lontano da un piccolo problema di salute, il grande Dante Capaldi. L’altro era Stefano Tamburini, negli anni Novanta capo della redazione aquilana del Centro e successivamente direttore di quattro testate regionali e provinciali. Un messaggio di saluto è arrivato da Aurelio Capaldi, figlio di Dante e volto di Raisport, spesso al seguito della Nazionale. Aldo Di Bitonto ha ringraziato senza cedere a una commozione che è rimasta sullo sfondo. A un certo punto non ci sarebbe stato niente di strano se fosse spuntato a un pallone. In fondo, tutto è girato intorno a quello. Da allora a oggi, solo che quel pallone ha fatto di tutti quei ragazzi molto di più che bravi calciatori. E intorno a un buon pranzo hanno trovato il modo migliore per dire grazie al loro mister.