Giallo di Ofena: trovato morto l’allevatore 

Un mese fa venne ferito con una pistola. Corpo scoperto in un campo da tre amici, in mattinata la misteriosa sparizione

OFENA. Ventisette giorni fa era stato trovato in un uliveto alla periferia del paese con una ferita alla testa provocata da una pistola abbatti buoi, di quelle utilizzate nei mattatoi per stordire o finire i capi di bestiame prima della macellazione. Ieri mattina la scomparsa. Dopo ore di ricerche il suo corpo senza vita è stato trovato non poco distante dall’abitazione dei genitori. Finisce in tragedia – e con un mistero che s’infittisce ancora di più – la vicenda di Emiliano Palmeri, 28enne originario di Ofena e residente a Castel del Monte, proprietario di un allevamento di cavalli sulla piana di Campo Imperatore. Le indagini si muovono in più direzioni.
LA SCOMPARSA
Palmeri si è allontanato verso le 9 di ieri mattina. Si stava prendendo cura di un cavallo in una stalla di via Roma insieme alla fidanzata Maria Ragni quando ha fatto perdere le sue tracce all’improvviso. La ragazza ha provato a cercarlo nei dintorni della stalla, poi lo ha chiamato al cellulare. Spento. Alla fine, preoccupata, ha lanciato l’allarme. Il 28enne era stato dimesso dall’ospedale la scorsa settimana, dopo 18 giorni di convalescenza in seguito a un delicato intervento chirurgico alla testa.
le ricerche
Le ricerche sono state condotte dai vigili del fuoco dell’Aquila, che hanno attivato un’unità di crisi, con l’ausilio di droni, unità cinofile e Tas, reparto specializzato in topografia applicata al soccorso ed esperto nella ricerca di tracce e nei segnali Gps. Ieri verso le 19.30 il tragico epilogo. Palmeri è stato ritrovato senza vita non distante dall’abitazione di Ofena dove vivono i genitori Marcello Palmeri, ex vicesindaco di Ofena, e Marina Giuliani. La salma dell’allevatore resta a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ieri sera il pm Fabio Picuti è andato sul posto insieme al medico legale Giuseppe Calvisi e al reparto scientifico dei carabinieri che ha eseguito i rilievi agli ordini del maggiore Edoardo Commandè. In Procura c’era già un fascicolo aperto per il tentato omicidio di Palmeri, con un iscritto sul registro degli indagati. Si tratta di un commerciante di Castel del Monte accusato dalla stessa vittima nelle ore immediatamente successive al ferimento. L’uomo aveva fornito un alibi che aveva fatto dubitare sulle dichiarazione rese dall’allevatore, ascoltato più volte dai carabinieri di Sulmona e quelli del Nucleo investigativo dell’Aquila. Ora non è escluso che si proceda anche per istigazione al suicidio. Il 28 aprile il pubblico ministero aveva avanzato la richiesta di incidente probatorio in cui discutere dei risultati degli esami condotti dagli specialisti del Ris sulle pistole sequestrate negli allevamenti tra Ofena e Castel del Monte. In particolare su un’arma rinvenuta non molto distante dall’uliveto in cui Palmeri era stato ritrovato ferito. Anche in quella circostanza il giovane aveva fatto perdere le sue tracce. Il ritrovamento da parte di alcuni amici che avevano sentito squillare il cellulare.
CAVALLI MORTI
Gli inquirenti stanno cercando di far luce anche su altro avvenimento: mentre Palmeri era in ospedale due dei suoi cavalli sono stati ritrovati morti. Si sospetta un avvelenamento.
ALTRO LUTTO
La tragedia si è consumata in una zona adiacente la via principale del paese. Il corpo del ragazzo era quasi nascosto dalla vegetazione, piuttosto rigogliosa, scoperto da tre amici impegnati nelle ricerche. Ieri pomeriggio la famiglia dell’allevatore è stata funestata da un altro lutto, la morte dello zio di Palmeri, fratello della madre Marina.
LE IPOTESI
Gli inquirenti battono più piste. Palmeri si è tolto la vita, qualcuno l’ha spinto a farlo o è stato addirittura simulato un suicidio? Gli esami tossicologici che verranno disposti chiariranno se il 28enne possa aver assunto sostanze. Inoltre, sempre per escludere il coinvolgimento di terze persone, gli accertamenti mirano a capire se vi siano state delle colluttazioni. Palmeri era minacciato da qualcuno? C’entra qualcosa la sua attività? Oppure lui stesso ha simulato il ferimento nella notte tra il 19 e il 20 aprile? I carabinieri torneranno ad ascoltare amici e familiari. Nella speranza di avere collaborazione e fare luce sul giallo di Ofena.
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