I giovani di Confindustria tra digitale e formazione 

La presidente Tinari presenta la squadra e annuncia le priorità del mandato «Riportiamo gli imprenditori sui banchi di scuola e raccontiamo le loro storie»

L’AQUILA. Formazione, più rapporti con scuole e università, attenzione alle politiche di genere, racconto delle eccellenze del territorio. Sono le linee programmatiche che guideranno il mandato della nuova presidente del Comitato giovani di Confindustria L’Aquila Laura Tinari. Eletta lo scorso luglio, l’imprenditrice aquilana si è presentata in conferenza stampa insieme alla squadra con cui dirigerà, per i prossimi tre anni, la giovanile dell’associazione. Ad affiancarla, nel ruolo di vicepresidenti, ci saranno Riccardo Silvagni, Antonella Arista e Luca Pelliccione. Presenti all’incontro anche il predecessore di Tinari, Stefano Panella, e il vicepresidente senior di Confindustria L’Aquila, Roberto Monfredini.
«Quando, nel 2008, partecipai per la prima volta a un direttivo di Confindustria Giovani», ha detto Tinari, «non avrei mai pensato che mi sarei trovata alla guida dell’associazione. Questi anni sono stati pieni di passione, soprattutto per il ruolo sociale connesso al nostro lavoro». Confindustria Giovani L’Aquila ha festeggiato, nel 2018, il 30° compleanno. L’associazione conta, a livello provinciale, una trentina di aziende iscritte ed è strutturata in un comitato composto da 9 consiglieri e in un vertice formato da tre vicepresidenti e da un presidente.
Tinari ha dichiarato che una delle priorità del suo mandato sarà il racconto delle buone pratiche imprenditoriali. «Il tessuto economico-produttivo aquilano ha tanto da raccontare, storie di aziende che non possono restare confinate tra le proprie mura». Altra parola d’ordine sarà formazione: «Attiveremo un percorso per riportare gli imprenditori sui banchi di scuola. Faremo una lezione al mese per un anno, ci confronteremo con tematiche che andranno dal digital marketing all’internazionalizzazione». Particolare attenzione sarà dedicata alle politiche di genere: «Innovare», ha detto Tinari, «vuol dire anche avere più donne alla guida di imprese. Vanno messe in campo azioni di supporto all’occupazione femminile, sensibilizzando sia le stesse imprese sia le studentesse. Con queste ultime abbiamo intenzione di avviare il programma nazionale “Stemmiamoci”, pensato per avvicinare le ragazze allo studio delle discipline Stem, Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica». Un altro punto programmatico forte sarà il rafforzamento del rapporto con le scuole: «Da sempre uno degli obiettivi di Confindustria Giovani è esportare la cultura d’impresa fuori dai confini dell’associazione, coinvolgendo gli studenti delle scuole superiori e gli universitari. Abbiamo intenzione di proseguire le esperienze del passato realizzate nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, per implementarle e migliorarle».