I riti nella Marsica per onorare Sant’Antonio

AVEZZANO. La Marsica onora il protettore degli animali Sant’Antonio, e dà il via ai festeggiamenti sfidando le rigide temperature e la pioggia. Tanti sono gli appuntamenti tra sacro e profano che...

AVEZZANO. La Marsica onora il protettore degli animali Sant’Antonio, e dà il via ai festeggiamenti sfidando le rigide temperature e la pioggia.

Tanti sono gli appuntamenti tra sacro e profano che richiameranno i marsicani intorno a grandi fuochi o in giro tra le “cuttore” per degustare un piatto tipico accompagnato con un buon bicchiere di vino rosso.

A Collelongo torna la tradizione con l’associazione “La cuttora” che ha voluto modificare il programma degli ultimi anni con un ritorno al passato. La festa inizierà oggi alle 16 con il lancio dei petardi e l’accensione delle cuttore, subito dopo ci sarà la messa vespertina e alle 20 verranno accesi i torcioni. Un grande spettacolo pirotecnico alle 20,30 darà il via alla processione per la benedizione delle cuttore. Tra stornelli, cicerocchi e vino la festa andrà avanti per tutta la notte e alle 4,30, dopo il lancio dei petardi, ci sarà l’arrivo delle conche rescagnate e la tradizionale premiazione con sfilata. Alle 6 don Carmine Di Bernardo celebrerà la messa e poi ci sarà la distribuzione delle panette di Sant’Antonio, mentre alle 14 è prevista la benedizione degli animali e i giochi popolari.

Ad Aielli a partire dalle 19 ci sarà tradizionale giro delle cottore, un percorso enogastronomico tra gli scorci più suggestivi del paese, che vede protagoniste le ricette della cucina aiellese a base di cavoli e patate, sagne e fagioli, ranati e polenta, il tutto accompagnato da vino e stornelli di Sant’Antonio.

A fine percorso gli ospiti saranno accolti da un grande fuoco nella piazza antistante la chiesa del paese guidata dal parroco don Antonello Corradetti.

Una grande cena pantagruelica, che ha attirato l’interesse di molti studiosi per la candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco, farà da scenario alla festa di Sant’Antonio a Villavallelonga.

Il rito della panarda, apprezzato anche oltre oceano dal Washington Post con un articolo, si rinnova ancora una volta grazie alla maestria di circa 90 famiglie che preparano un copioso banchetto come elemosina offerta al santo, per onorare un voto contratto dagli antenati della famiglia dei Serafini nei confronti di Sant’Antonio in memoria di una grazia ricevuta.

La ricca e variegata cena verrà animata dai canti della tradizione folkloristica proposti da gruppi di ragazzi del posto e non.

Domani mattina, invece, la famiglia Bianchi, per grazia ricevuta, si occuperà della favata ossia distribuirà casa per casa una minestra di fave e della panetta, pane impastato con le uova. Nel pomeriggio, poi, ci sarà una sfilata in costume tradizionale e dei carri allegorici che daranno il via al carnevale. Anche negli altri paesi marsicani si onorerà Sant’Antonio con processioni, fuochi e rituali particolari.

A San Benedetto verranno accesi i fuochi nei vari rioni, a Sante Marie i bambini gireranno per le case chiedendo la pagnottella di Sant’Antonio, mentre a Trasacco saranno aperte diverse cottore con musica, panette e vin brulè.

Tutte queste ricorrenze nei vari centri marsicani, tutte molto originali e diverse tra loro, non fanno altro che confermare la fortissima devozione di questa terra, come del resto di tutto l’Abruzzo, per questo santo.

(e.b.)

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