Il Comune: «Subito il personale, adeguare gli uffici del tribunale» 

L’assessore Verdecchia: «È ora di prendere decisioni più drastiche per far sentire forte la nostra voce» E l’Ordine degli avvocati annuncia una nuova astensione per questo mese, dopo quella terminata

AVEZZANO. «È ora di prendere decisioni più drastiche per far sentire la voce della Marsica e di Avezzano: subito più personale per il tribunale». A prendere posizione dopo la chiusura dello sportello pubblico del tribunale di Avezzano stavolta è il Comune con l’assessore Roberto Verdecchia. La chiusura è vista come la prima interruzione di un servizio di una lunga serie, che porterà alla paralisi della giustizia su tutto il territorio. Il provvedimento del presidente del tribunale, Zaira Secchi, è stato necessario a causa della mancanza di personale.
«È giunto il momento di capire dove vogliamo andare», afferma Verdecchia, «e sopratutto quando e se è nostra intenzione reagire ai tentennamenti che arrivano alle nostre legittime richieste. Che siamo produttivi e con pieno organico di giudici è cosa nota a tutti anche grazie all’impegno quotidiano degli avvocati e del consiglio dell’Ordine che negli ultimi dieci anni ed oltre si è sempre attivato in tal senso, ma questa chiusura la dice lunga sull’attenzione che sia il ministero (che seguita a dire che noi siamo oramai chiusi dall’anno 2012) che la Corte d’Appello e il presidente del tribunale dell’Aquila, riservano al nostro territorio».
I DANNI PER IL TERRITORIO
I danni causati da questa situazione secondo il Comune riguardano non solo gli addetti ai lavori ma tutta la popolazione. «Se dagli eventi negativi dobbiamo trarre esempio ed apprendere», sottolinea l’assessore comunale, «allora comprendiamo come e quando reagire e modificare il nostro comportamento che non può essere più “supino” o “prono” a nessuno, né a Roma, né all’Aquila, tanto meno ad altri. Dialogo sì, ma da oggi non oltre: lo chiede la città, lo chiede un territorio di 135mila abitanti, lo chiedono circa 600 avvocati con pari dignità come quelli degli altri fori, lo chiede tutto il personale di cancelleria del tribunale e della Procura, lo chiedono le forze dell’ordine, la chiedono tutte le categorie sociali, le partite Iva, i commercianti, ma lo chiede il sistema giustizia».
LO SCIOPERO
In otto giorni di sciopero sono saltati 720 processi penali e contenziosi civili. Eppure questo tipo di estensione, senza precedenti, sembrano aver sortito alcun effetto nelle alte sfere. «Se qualcuno non ascolta o finge di non vedere la trave che ha nell’occhio, pensando che sia una pagliuzza si sbaglia e di grosso», sostiene Verdecchia. Il presidente dell’Ordine degli avvocati, Franco Colucci, ha già annunciato una nuova astensione a ottobre. «Se qualcuno non ascolterà la nostra voce», ha ribadito, «ripartiremo con un nuovo sciopero anche questo mese e ci saranno altri otto giorni di astensione di tutti gli avvocati marsicani».
«Ci si impone una reazione, che sia uno sciopero integralista o una occupazione senza interruzione di pubblico servizio o altre forme di protesta», ha sottolineato l’assessore Verdecchia, «per destare l’attenzione e sollecitare decisioni e trasferimenti, senza attendere i tempi di un costruttivo dialogo con il prossimo governo, che servirà invece a impedire la chiusura in modo finalmente definitivo. Tutti siamo chiamati a intervenire e nessuno deve mettere la testa sotto la sabbia».
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