In 21 giorni quattro vittime nella provincia dell’Aquila

AVEZZANO. In 21 giorni, nella provincia dell’Aquila, sono morte a seguito di un incidente sul lavoro, quattro persone. Lo scorso 27 ottobre, a Forme di Massa d’Albe è crollato un muro che ha...
AVEZZANO. In 21 giorni, nella provincia dell’Aquila, sono morte a seguito di un incidente sul lavoro, quattro persone. Lo scorso 27 ottobre, a Forme di Massa d’Albe è crollato un muro che ha schiacciato e ucciso Domenico Libertini, 49 anni, residente a Roma ma originario del posto. Libertini è morto per via del crollo di una parte di materiale, prevalentemente di argilla, di un muro di contenimento.
Stava lavorando all’interno del terreno che circonda la casa di proprietà della sua famiglia, per poter coibentare una parete esterna. È stato soccorso immediatamente dagli anziani genitori e da alcuni vicini, ma per lui non c’è stato nulla da fare.
Solo cinque giorni dopo, è morto dopo un volo nel vuoto di circa venti metri, Francesco Trabalsi, 39 anni, di Pescina, ma residente ad Aielli. Stava lavorando per riparare il tetto dell’azienda per cui lavorava a Venere di Pescina, quando un pannello ha ceduto. Trabalsi ha lasciato nello sconforto la moglie Giuseppina e una figlia di soli 10 anni. Era molto conosciuto anche a Celano, città di cui è originaria la moglie e dove aveva tanti amici.
Sei giorni fa è morto, mentre riparava le gomme di un mezzo pesante, Gianfranco Di Benedetto, 36 anni, residente ad Ateleta, nell’Alto Sangro. L’imprenditore, padre di due figlie, è stato colpito in pieno volto, dalla forte esplosione di uno pneumatico, mentre stava gonfiando la camera d’aria. Sul posto, per prestargli i primi soccorsi, è arrivata la moglie, spaventata dal forte rumore. Ma purtroppo l’esplosione non gli ha lasciato scampo. Con la morte di ieri di Antonio Di Cintio si torna a riflettere sul problema della sicurezza, che troppo spesso, purtroppo, è completamente assente, sui posti di lavoro. (m.t.)
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