Settimio Santilli

MARSICA

Inchiesta a Celano, in settimana la decisione per il reintegro del sindaco Santilli

Dopo il ricorso accolto in Cassazione la decisione sulla revoca del provvedimento di sospensione spetta al prefetto

L'AQUILA. A Celano si aspetta la decisione del prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, che in settimana revocherà il provvedimento di sospensione nei confronti del sindaco, Settimio Santilli. Dopo la decisione della Cassazione, che
ha accolto il ricorso di Santilli e dell’ex vicesindaco Filippo Piccone, permettendo loro di rientrare a Celano, Torraco aspetta la documentazione da Roma prima di decidere.

Il prefetto ha sospeso il primo cittadino all’indomani dell’inchiesta che ha portato agli arresti dei due amministratori e di tecnici e imprenditori locali. La Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Antonio Milo, legale sia di Santilli che di Piccone, ha revocato la misura disposta dal Tribunale del riesame dell’Aquila, sbloccato l’esilio forzato
per i due e dando loro la possibilità di rientrare a Celano. «Ho appreso la notizia», commenta l’attuale commissario
prefettizio del Comune di Celano, Giuseppe Canale, «per il momento, non devo fare altro che attendere i provvedimenti che prenderà il prefetto dell’Aquila in merito. Probabilmente già nei prossimi giorni arriverà l’atto con il quale verrà revocata la sospensione al sindaco Santilli.

Nel frattempo andiamo avanti nell’ordinaria amministrazione dell’Ente». Santilli, quando arriverà la decisione del prefetto sarà autorizzato a tornare in Comune, ma non è chiaro se vorrà restarci o meno. In questi mesi non ha mai voluto dimettersi. Ma il consiglio comunale non è più quello del 21 febbraio, giorno precedente agli arresti. Si sono dimessi il vice Piccone, l’assessore Barbara Marianetti, anche lei coinvolta nell’inchiesta, e il consigliere Angela Taccone. Al loro posto Valeriano Fidanza e Dino Iacutone. Una surroga non è stata invece possibile perché Simplicio Rocchesini, ultimo degli eletti, non ha accettato di entrare, lasciando la maggioranza con un consigliere in meno. Anche tra i banchi dell’opposizione Gesualdo Ranalletta, candidato alle elezioni di settembre 2020 come capolista di Per Celano, è andato via lasciando il posto a Gaetano Ricci. Santilli è al secondo mandato. Se deciderà di dimettersi o se l’amministrazione dovesse cadere entro il 27 luglio – con le dimissioni dei consiglieri – Celano potrà tornare alle elezioni già il prossimo ottobre.

Intanto, il coordinatore regionale di Cambiamo, Mimmo Srour, interviene sulla vicenda: «Il pronunciamento della Cassazione conferma che la posizione assunta a suo tempo dal nostro partito e dai nostri consiglieri, senza cedere ad alcuna strumentalizzazione, è stata quella più corretta, anche perché si è trattato dell’unico modo per dimostrare fiducia sia nella politica e nelle istituzioni che nel lavoro della magistratura. Avremmo rivendicato la bontà della nostra linea qualsiasi fosse stata la decisione della Corte, ma oggi è ancor più chiaro che così dovrebbero comportarsi i politici e non strumentalizzando qualsiasi cosa».