L'AQUILA

L’Arma festeggia il carabiniere che compie 102 anni

Mario Furnari si è arruolato nel corpo dei carabinieri reali nel 1939, da allora una vita dedicata alla Benemerita. Il comandate regionale gli ha inviato una lettera e un dono

L'AQUILA. Oggi il vice brigadiere in congedo Mario Furnari festeggia i suoi 102 anni e lo fa lucidamente insieme ai suoi cari. All’Arma dei Carabinieri non è sfuggita la speciale ricorrenza e il comandante della Benemerita, generale di corpo d’armata Teo Luzi, ha voluto omaggiare l’ultracentenario con una personale lettera e un dono a nome dell’intera istituzione.

Nel corso della mattinata, il comandante provinciale di L’Aquila, colonnello Nicola Mirante, accompagnato dal capitano Michele Massaro, comandante della Compagnia, ha personalmente ringraziato il vice brigadiere per il servizio prestato nelle file dell’Arma, consegnandogli la lettera del comandante generale, insieme al dono che rappresenta una “Lucerna“ (copricapo dell’uniforme storica dei carabinieri), stilizzata all’interno di un’ampolla di cristallo.

Nell’occasione, è lo stesso Furnari, a raccontare brevemente il suo secolo e oltre di vita: “Sono nato ad Enna nel luglio del 1920. Mi sono arruolato nel corpo dei carabinieri reali nel gennaio 1939 e dopo aver frequentato il corso presso la Scuola allievi carabinieri di Roma, vengo destinato a Bolzano, quindi in Calabria e inquadrato nei reparti combattenti dell’Arma. Partecipo alle operazioni belliche della II Guerra mondiale in Montenegro. Finito il conflitto, dopo un anno di prigionia sofferta in Germania, rientro in Patria e vengo destinato in Sicilia (mia terra d’origine) dove entro a far parte del “Comando Forze Repressione Banditismo” per contrastare e arrestare i componenti della “Banda Giuliano”.

"Agli ordini dell’allora capitano Carlo Alberto Dalla Chiesa, partecipo a numerose e pericolose operazioni contro il banditismo, uscendo illeso da due scontri a fuoco avvenuti nella “Piana del Re” e “Ponte Cimino”. Nel 1956 vengo trasferito in Abruzzo dove presto servizio prima alla stazione di San Demetrio ne’ Vestini e poi a Popoli fino alla data del congedo, 10 luglio 1975. L’Aquila, è stata scelta per trascorrere in serenità gli anni della mia pensione, insieme a mia moglie Elia, i figli Sabatino e Rosa Maria e le mie due amate nipotine, Stella ed Eleonora”.

Al vice brigadiere i sentiti auguri e ringraziamenti del colonnello Nicola Mirante a nome dell’Arma dei carabinieri e di tutti i componenti del Comando provinciale di L’Aquila.