La maggioranza: "Il decreto non cambia"

La maggioranza di centrodestra non intende cambiare il decreto sul terremoto in Abruzzo. Lo hanno annunciato il presidente della commissione ambiente della Camera, il leghista Angelo Alessandri, e dal relatore del decreto Roberto Tortoli (Pdl), in visita all'Aquila. Cresce intanto la mobilitazione dei terremotati aquilani. Sit-in domani davanti alla Camera. I comitati chiedono il 100% del rimborso sulle case

L'AQUILA - L'orientamento della maggioranza di centrodestra è quello di non cambiare il decreto sul terremoto in Abruzzo nel corso dell'esame alla Camera che partirà nel pomeriggio. E' quanto emerso dalla visita, che si è appena conclusa, effettuata dalla commissione Ambiente della Camera che ha esaminato in questi giorni il decreto sul terremoto. A Montecitorio si annuncia una battaglia serrata visto che le forze di opposizione hanno annunciato che se le cose rimarranno così saranno ripresentati tutti gli emendamenti, circa 150, che erano stati ritirati in commissione in seguito alla possibilità di trovare un accordo.

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Il decreto sarà approvato così come è. Per il centrodestra, rappresentato all'Aquila in particolare dal presidente della commissione, il leghista Angelo Alessandri, e dal relatore del decreto Roberto Tortoli (Pdl), la scelta deve essere la conversione in legge del decreto così com'è per dare poi spazio ad ordinanze attuative e ad altri decreti, mentre per l'opposizione vanno chiariti subito alcuni punti fondamentali a partire dalla copertura finanziaria.

"Aquilani tutti a Roma". Cresce intanto la mobilitazione dei terremotati aquilani per ottenere più finanziamenti per la ricostruzione. Sit-in domani davanti alla Camera dei deputati dove è previsto l'avvio del dibattito sul decreto Abruzzo. La manifestazione è promossa dai comitati cittadini di «terremotati, sfollati e accampati», riuniti a Roseto per mettere a punto l'organizzazione. «A Roma saremo duemila», hanno assicurato. I comitati chiedono il 100% del rimborso sulle case, trasparenza e partecipazione. Leggi l'articolo

Alessandri: "Ci sarà più di un decreto per l'Abruzzo". Nonostante la decisione della maggioranza di lasciare invariato il Decreto terremoto, il presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati, Angelo Alessandri, lascia aperta qualche possibilità. "Sono convinto che non sarà l'unico decreto per l'Abruzzo. Come si è fatto per Napoli, bisognerà tornare con coperture diverse, appena si raccolgono altri soldi, per vedere altre priorità". Alessandri ribadisce inoltre il ruolo chiave di Guido Bertolaso. "Bisogna dargli fiducia. La Protezione civile è la macchina operativa più veloce di questo paese. Sta dando risposte concrete, far polemiche strumentali in questo momento non dà una mano alla ricostruzione di questa città ".

Lolli: "Sarà una battaglia durissima". "Mi auguro che nel decreto cambi qualcosa. Se pensano che va bene così sarà battaglia durissima", ha detto il parlamentare del Pd, l'aquilano Giovanni Lolli, durante il sopralluogo che la Commissione ambiente della Camera per le vie del centro storic. "Se tutto dovesse rimanere così mi sentirei offeso e arrabbiato - ha aggiunto -. In questo caso ci avrebbero raccontato molte bugie". Lolli ha poi sottolineato che all'Aquila servono risorse ingenti "non tutte in una volta, ma nel Dl bisogna chiarire la portata precisa delle risorse a disposizione".

Cialente: "Serve una tassa di scopo". "Crediamo che le decisioni che si vanno delineando, di non cambiare il decreto e soprattutto di non pensare a una tassa di scopo, si possano giustificare solo con il fatto che non si è capito cosa è successo". Ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, accompagnando per le vie del centro storico i componenti della commissione Ambiente che stanno verificando i danni procurati dal terremoto.

Tortoli: "Stanziati 8,5 milardi, non sono pochi". "Il quadro generale dei danni è molto complesso, non ci si può aspettare che venga risolto da questo primo decreto. Posso solo indicare una cifra: nel Dl in questione sono stati individuati 8.500 milioni di euro vale a dire oltre 17 mila miliardi. Non mi pare sia una cosa di poco conto". Così il relatore del decreto terremoto, Roberto Tortoli, in visita nel centro storico dell'Aquila con i componenti della Commissione ambiente della Camera. "Credo che valga la pena in questo momento prendere atto che c'è stato anche un impegno in questo caso del cento per cento dello Stato come presenza, attivismo e altro - ha spiegato ancora Tortoli - sottolineo che c'è un impegno preciso dello Stato non solo del Presidente del Consiglio a risolvere tutti i problemi delle prime e delle seconde case".