La scienza invade la città: migliaia di bimbi e ragazzi alla Notte dei ricercatori 

Simulatori, laboratori e attività per spiegare le leggi fisiche dell’Universo E poi i progetti di Leonardo, la casa sicura dell’Ingv e i droni dei pompieri

L’AQUILA. Come si fa a spiegare a un ragazzo che la gravità non è una forza, ma una deformazione dello spazio causato dalla massa di oggetti molto grandi? È possibile visualizzare il passaggio dei raggi cosmici o simulare l’effetto di una sbronza? E cosa si cela dietro la tecnologia che guida i caccia supersonici? E come funzionano i nuovi droni dei vigili del fuoco che visualizzano il calore del corpo di un disperso a centinaia di metri di distanza? E quale è il segreto delle banconote che i falsari non sono ancora riusciti a riprodurre? Questo, e moltissimo altro ancora, è stato “Sharper”, la Notte europea dei ricercatori che ieri ha invaso la città avvicinando grandi e piccoli, tra cui migliaia di studenti, alle meraviglie della scienza e non solo.
Sharper è sostenuto dalla Commissione Europea e si è svolto in 14 città italiane, e all'Aquila è organizzato dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn, in collaborazione con il Gran Sasso Science Institute (Gssi) e il Comune dell’Aquila, e vede la partecipazione di altre realtà del territorio, la Regione Abruzzo che ha mandato il personale della Protezione civile con i veicoli capaci di superare ogni ostacolo, il Maxxi L’Aquila, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), e poi Dompé, Leonardo, Osservatorio Astronomico D’Abruzzo (Inaf), l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (Aif) e l’Associazione Scienza Gran Sasso. E anche l’Università che ha organizzato l’evento collegato Street Scienze. Insieme a queste realtà, in piazza c’era molto altro, dai Carabinieri che hanno portato la Lotus da 350 cavalli e 280 all’ora usata per il trasporto degli organi per i trapianti, il robot per rimuovere le bombe, gli strumenti per combattere i falsari e le fototrappole per stanare i cacciatori di frodo. C’era il 118, che ha simulato un intervento di soccorso spiegando passo passo la catena che si attiva ogni volta che c'è un allarme. C’era la Polizia stradale con il “simulatore di sbronza”, occhiali che simulano gli effetti dell’alcol. C’era poi la “casa sicura”, con consigli per affrontare il rischio sismico partendo dalle cose più semplici, come agganciare i mobili alle pareti. C’era un simulatore delle prove di carico, con due piccoli camion pieni di sassi e sensori che registravano le flessioni del ponte. C’era lo stand con i progetti di Leonardo e in un altro stand chi raccontava “Cuore”, il metro cubo più freddo dell’universo, dei laboratori del Gran Sasso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA