Mammografie pomeridiane per snellire le liste d’attesa all'Aquila

Turni settimanali raddoppiati al fine di effettuare gli esami in tempo utile. La decisione dell’Asl si spiega con il notevole volume di attività diagnostica

L’AQUILA. Turni pomeridiani raddoppiati e 12 ore di lavoro in più a settimana con l’obiettivo di ridurre di alcuni mesi i tempi di attesa per le mammografie. Da domani l’Asl farà scattare, alla radiologia del «San Salvatore», il piano per ridurre drasticamente le attese per sottoporsi all’esame al seno. La strategia – messa a punto dalla referente dello screening del tumore della mammella Antonietta Ciccozzi e dalla responsabile dello screening aziendale Alisia Macerola, va dritta al sodo: far confluire una parte degli esami prenotati al Cup (che vengono svolti al mattino durante il lavoro ordinario) nella distinta e specifica attività di screening svolta nel pomeriggio, potenziandola con prestazioni aggiuntive di lavoro.

L’agenda agganciata alle prenotazioni del Cup, infatti, è composta sia da richieste di visite di controllo (prescritte dallo specialista o dal medico di famiglia) per patologie al seno da cui si è affetti, sia da prenotazioni per fini di prevenzione. Nello screening (riservato specificamente alle donne che vengono convocate in ospedale, con una lettera a domicilio, per accertamenti legati alla prevenzione) verranno inserite le donne che rispondono al requisito dell’età (dai 50 ai 69 anni) e che hanno fatto appunto la prenotazione nell’ottica della prevenzione.

Questa quota di utenti, spostata nello screening, sarà tolta dalle liste ordinarie, composte in base alle prenotazioni effettuate al Cup. Con l’adozione di questo sistema l’agenda degli appuntamenti, presi dalle utenti allo sportello, sarà più snella e, di conseguenza, le attese diventeranno molto più brevi. Un piccolo ma decisivo effetto-domino, reso possibile raddoppiando i turni di lavoro dedicati al monitoraggio. Per raggiungere quest’obiettivo, da domani, nell’Unità operativa di diagnostica senologica dell’ospedale «San Salvatore», altre 2 sedute lavorative si aggiungeranno alle 2 già attivate nel settembre scorso, in concomitanza con l’avvio dello screening.

La decisione di portare i turni lavorativi settimanali da 2 a 4 nella Radiologia si spiega con il notevole volume di attività. Infatti al «San Salvatore», a ogni seduta pomeridiana dedicata allo screening, il numero di donne invitate nell’unità operativa di diagnostica senologica tocca valori molto alti, oscillando tra 40 e 45.

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