la proposta 

Mampieri: «Un archivio per custodire canti dialettali»

INTRODACQUA. Un archivio in cui raccogliere i canti dialettali nati dalla tradizione canora dei paesi della Valle Peligna. La proposta arriva da Licia Mampieri, consigliere comunale di minoranza di...

INTRODACQUA. Un archivio in cui raccogliere i canti dialettali nati dalla tradizione canora dei paesi della Valle Peligna. La proposta arriva da Licia Mampieri, consigliere comunale di minoranza di Introdacqua, il paese delle bande e dei musicisti, che in una lettera indirizzata al sindaco Cristian Colasante, chiede al primo cittadino di nominare un gruppo di esperti per la scrittura degli spartiti. «Il nostro paese vanta un patrimonio di canti dialettali di eccezionale unicità», scrive Mampieri, «nati da una tradizione canora speciale tra i paesi della conca peligna. Parole e musica, di norma si tratta di autori noti tra i quali Tolmino Centofanti, Cleto Salvatore, Nicolò D’Eramo, Salvatore Mampieri, Rino Panza e altri ancora. Poi ci cono quelli anonimi ma sempre scaturiti dall’innata versatilità e creatività delle nostre genti. Propongo, quindi, di provvedere alla raccolta dei nostri canti con la composizione degli spartiti». La consigliera comunale indica anche alcuni nomi per avviare la scrittura: il maestro Vito Di Benedetto, Carlo Giammarco, Massimiliano Pelino e il maestro Fausto Settevendemmie di Sulmona. «Al riguardo, do la mia piena disponibilità al coordinamento del gruppo di lavoro», aggiunge Licia Mampieri, «anche nella considerazione che, personalmente, ho già raccolto vari canti, che metto a disposizione dei componenti. L’auspicio è che il sindaco prenda in considerazione la proposta». (c.l.)