Massoni a convegno per la ricostruzione

Appuntamento pubblico per la Gran Loggia d’Italia, individuati simboli esoterici nella città devastata dal terremoto

L’AQUILA. I pavimenti di chiese e palazzi raccontano storie inedite. Figure e immagini che fanno riferimento ai quattro archetipi fondamentali – aria, fuoco, terra e acqua – dalla cui spiegazione vengono fuori nuovi significati di fronte a una società che sembra far di tutto per non vedere la propria crisi. Così nella basilica di Collemaggio, così negli edifici storici da Ofena a Barete, la presenza del movimento massonico è ben consolidata nell’Aquilano e a testimoniarlo sono i simboli disegnati per secoli.

Simboli richiamati nel corso dell’incontro organizzato dalla Regione massonica Abruzzo-Molise, in collaborazione con il Grande Ispettorato dell’Aquila della Gran Loggia d’Italia degli antichi liberi accettati muratori, di rito scozzese. Un confronto sulla simbologia dei quattro elementi fondamentali «una finestra spalancata sull’ineffabile realtà» ospitato all’hotel Canadian e aperto a chiunque. «La nostra è un’obbedienza mista», ha spiegato il delegato magistrale della Regione massonica, Vincenzo Bonanno, «nel senso che è un movimento aperto a uomini e donne. Le nostre attività guardano alla solidarietà ma soprattutto alla cultura, perché senza questa non c’è evoluzione della società: basti pensare che tanti fra i più grandi personaggi storici e letterari sono massoni».

Iniziative di questo tipo si propongono di abbattere i pregiudizi intorno alla massoneria, avvicinare i “profani”. «La massoneria abruzzese», valuta il criminologo Gian Andrea Benvenuto, «ha voluto fare da tramite per portare in città illustri relatori nell’ambito della cultura, medicina, filosofia, letteratura e storia. Relatori che fanno parte dell’obbedienza ma anche “laici” che hanno dato disponibilità a offrire il loro contributo». È il caso del filosofo e scrittore Lorenzo Ostuni, una delle figure di riferimento del programma Rai Voyager, che ha proposto una performance con gli specchi alchemici. Ostuni disegna sugli specchi immagini e simboli usando una punta di diamante.

Un altro momento della giornata è stato dedicato alla simbologia legata ai quattro elementi spiegata dal grande ispettore provinciale dell’Aquila Ugo Perrucci. Si parte dal fuoco, rappresentato con un triangolo rosso con il vertice rivolto verso l’alto, considerando che le fiamme salgono verso il cielo. Il triangolo blu che rappresenta l’acqua è rivolto verso il basso ed è tagliato da un segmento, a simboleggiare un elemento che permea nel terreno. Il triangolo dell’aria (bianco) è rivolto verso l’alto ed è tagliato con un segmento. Il triangolo della terra (nero) è rivolto verso il basso. Fuoco e aria sono elementi attivi, in grado di agire sulla materia, gli altri due elementi sono passivi e rappresentano l’immobilità. Tra i simboli massonici trovati a Collemaggio ci sono le squadre e i cerchi del labirinto, così come scritto più volte da Maria Grazia Lopardi, presente in platea a pochi passi dall’avvocato Dario Visconti. In sala anche Sergio Ciannella, luogotenente sovrano gran commendatore gran maestro aggiunto vicario della gran Loggia d’Italia, il medico chirurgo Antonio D’Alessandro, Giuseppe Dionisio, dottore in Filosofia, saggista e storico, il saggista Vincenzo Tartaglia, Ennio Gizzi grande ispettore provinciale di Teramo e Aldo Mola, storico e scrittore. «Un convegno significativo per questa città», rileva Marcello Millimaggi, sovrano grande ispettore generale regionale. Fabio Iuliano

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