Meno tasse per stoppare il caro affitti

La Confesercenti: è il modo per riportare i vecchi negozianti in centro e ridurre la speculazione sui locali via via ristrutturati

L’AQUILA. Ridurre la tassazione locale, per calmierare i canoni di locazione. Una proposta, quella della Confesercenti, che da tempo è stata avanzata al Comune e agli assessori competenti. L’associazione di categoria non ci sta a passare per assenteista, nella vicenda del caro affitti che riguarda soprattutto i negozi ristrutturati del centro storico. Un allarme lanciato dal sindaco Massimo Cialente, che teme la desertificazione del cuore della città, dove le attività commerciali sono state sfrattate dal terremoto. Secondo il sindaco, i proprietari dei locali, dopo gli interventi di recupero pagati dallo Stato, sarebbero intenzionati a chiedere cifre astronomiche ai negozianti, che potrebbero quindi decidere di restare in periferia. Questo in virtù di un comma inserito nella legge Barca, che ha previsto la risoluzione di tutti i contratti ante-sisma. Cialente ha quindi chiesto al ministro Trigilia di approvare un provvedimento a tutela dei commercianti. E nello stesso tempo ha denunciato l’assenza, in questa problematica, delle associazioni di categoria. La prima a replicare è la Confesercenti, per bocca del vicepresidente Paolo Tella e del direttore Carlo Rossi: «È opportuno ricordare che la Confesercenti, nell’ottica di condivisione di difficoltà e obiettivi, ha proposto, immediatamente dopo il sisma e di concerto con il Comune, la possibilità di rientro delle attività economiche e commerciali con la modalità dell’agibilità parziale, garantendo così la continuità dei contratti di locazione pre-sisma. Ciò condividendo la sollecita e corretta attenzione da parte del sindaco verso l’esigenza di non far spopolare il centro storico. Inoltre abbiamo sempre sollecitato il Comune, fin dal 2010, a trasferire i propri uffici in centro, come abbiamo fatto noi. In merito poi al caro-affitti, abbiamo proposto, in diversi incontri tenuti anche con gli assessori competenti, di attuare una riduzione della tassazione locale, come unico sistema possibile di intervento per calmierare gli affitti. All’Aquila, come nel resto della provincia, abbiamo suggerito ai Comuni un meccanismo di premialità sull’Imu, attraverso il quale si può applicare una percentuale di sconto per quei proprietari di locali commerciali e artigianali in centro, che proporzionalmente diminuiscono il canone di locazione». La Confesercenti sottolinea che «la normativa emanata dall’ex ministro Barca è stata concertata dal sindaco, senza che la nostra associazione, né le altre, siano mai state consultate preventivamente». Sulla speculazione denunciata da Cialente (45 euro al metro quadrato), l’associazione chiarisce infine che «ci risulta che un solo proprietario, in una zona molto ambita del centro storico, abbia fatto una simile richiesta a un solo commerciante. Le generalizzazioni semplici non aiutano a interpretare i fenomeni complessi. Ribadendo la necessità di una fattiva collaborazione, chiediamo nuovamente che venga attivato un forum permanente di proposta e di confronto per pianificare il futuro sviluppo economico della nostra città».

Romana Scopano

©RIPRODUZIONE RISERVATA