Morta Garofalo, maestra e artista Dipinse il dramma del terremoto 

A Paganica è stata l’insegnante elementare di tanti ragazzi che ancora la ricordano con grande affetto Le sue opere esposte in varie parti d’Italia. Tanti messaggi di cordoglio, il pensiero del sindaco Biondi

L’AQUILA. Lutto a Paganica e nel mondo dell’arte aquilana per la morte di Lia Garofalo. Aveva 73 anni. A fine novembre dello scorso anno aveva perso il marito, Ascanio Rossi. Lia Garofalo era nata a Monticchio nel 1949 e nonostante vivesse con la famiglia a Paganica era sempre rimasta legatissima al paese di origine. Dopo aver conseguito il diploma di abilitazione magistrale, è stata la maestra di tanti ragazzi che ancora la ricordano con grande affetto.
Il suo amore per le arti figurative si è manifestato a partire dal 1980, anno in cui prese parte, insieme agli artisti più qualificati del capoluogo, a una collettiva a San Panfilo d’Ocre. Nel 1994, nell’ambito delle manifestazioni “Paganicaestate” ideò la rassegna nazionale arti visive che si tenne nel Palazzo Ducale della frazione aquilana strutturata in due sezioni: un omaggio a un maestro storico – Remo Brindisi – e una sezione dedicata ad artisti abruzzesi. Della sua ricerca artistica si sono interessati diversi critici, così come numerose sono le collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero dove figurano sue opere. Nel 1994, in occasione d’una sua personale ad Assisi, venne pubblicata una monografia con il testo critico di Leo Strozzieri.
Attivissima anche nel dopo terremoto del 2009 quando con le sue opere ha raccontato, in Abruzzo e non solo, il dramma vissuto dagli aquilani. All’inaugurazione di una sua mostra personale a Villalago in occasione del decennale del sisma disse: «Nei primi momenti la desolazione permeava le nostre anime. Gli occhi fotografavano macerie, macerie, macerie. Oggetti del vivere quotidiano gettati tra i sassi. Gatti e cani smarriti, immobili, fissi, che si guardavano intorno. E lo scavare, scavare tra la polvere sottile che copre gli occhi. E le tende, le infinite tende, poste nei luoghi più liberi e più spaziosi. Quanto stordimento, quanto sordo dolore. Poi pian piano la ricostruzione e la forza di andare avanti grazie soprattutto alla fede. In queste mie opere ci sono tanti angoli della mia città, L’Aquila, dipinti in modo da esprimere la gioia per la rinascita». Tanti i messaggi di cordoglio. Da Monticchio scrivono: «Cara Lia che Dio ti accolga nel Paradiso degli artisti». Anche Onna, a cui Lia Garofalo è stata molto vicina sin dai primi momenti del post terremoto, la ricorda con affetto. «Cara Lia» afferma la Onna Onlus a nome di tutte le associazioni del paese «la notizia della tua morte ci ha sconvolto e rattristato molto. Sei sempre stata presente e accanto alla nostra comunità condividendone le sofferenze e la devozione alla Madonna delle Grazie».
Commosso il cordoglio del sindaco Pierluigi Biondi: «Conservo nel cuore, con grande affetto, il ricordo di un ritratto con la mia bambina di cui volle omaggiarmi, con la dedica “Al papà sindaco dell’Aquila”, a poche settimane dalla vittoria delle elezioni nel 2017. Ai familiari tutti e alle generazioni di studenti che nel corso degli anni si sono formati sotto i suoi insegnamenti giungano le più sentite condoglianze».
I funerali si svolgono oggi alle 15 nella chiesa degli Angeli Custodi, nei pressi del cimitero di Paganica. (g.p.)
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