Morto a 62 anni l’insegnante Tarquinio 

Musicologo, docente alla Vivenza e appassionato di storia locale: «Avezzano perde una delle sue menti più brillanti» 

AVEZZANO. Affabile e preparato. Un insegnante amatissimo. Un autentico esperto di musica. Chi l’ha conosciuto e amato non si rassegna a una perdita tanto prematura per Avezzano e la Marsica. Gianluca Tarquinio amava definirsi musicologo e discologo. Aveva 62 anni e dopo il diploma in clarinetto aveva conseguito una laurea in discografia. Ma era soprattutto un insegnante di musica, a cui piaceva il confronto con gli alunni. Lascia vuota la sua cattedra alla scuola media Vivenza.
Tarquinio ha dedicato la sua vita alla musica, firmando centinaia di pubblicazioni di carattere discografico e musicologico, e all’insegnamento della disciplina che tanto amava e sapeva far amare anche alle numerose generazioni di alunni marsicani che hanno avuto il piacere di averlo come insegnante. Originario dell’Aquila, il professore si è spento ieri pomeriggio, all’età di 62 anni, all’ospedale Santo Spirito di Pescara dove era ricoverato da qualche giorno per alcuni accertamenti.
«È stato uno dei miei migliori insegnanti» commenta addolorato Abramo Frigioni, preside in pensione della Vivenza, «insieme abbiamo realizzato tanti progetti scolastici importanti e di rilievo nazionale, come la creazione dell’orchestra scolastica della Vivenza. Abbiamo curato convegni, mostre e pubblicazioni sull’Associazione nazionale delle bande e iniziative sulla legalità dedicate agli studenti. L’ho visto l’ultima volta alla Settimana marsicana e ricorderò per sempre quel suo ultimo abbraccio affettuoso e rispettoso».
Grande appassionato di storia locale, Tarquinio era piuttosto attivo e vicino al mondo dell’associazionismo, come membro del consiglio direttivo della Pro loco di Avezzano. Aveva catalogato tutti i volumi del Centro studi marsicano e stava lavorando al progetto Sis Marsica, ovvero una raccolta e catalogazione di tutte le riviste mondiali che parlano o avevano parlato di Marsica.
«La Pro loco è in lutto», dichiara con la voce quasi rotta dal pianto il presidente Edoardo Tudico, «Gianluca rappresentava il punto forte dell’associazione di cui io, lui e il professor Ilio Leonio siamo stari ideatori. Avezzano perde una delle sue menti più brillati, ma lui era conosciutissimo e stimatissimo in tutta Europa per i suoi studi sulla musicologia e discografia, basti pensare che andava spesso in Francia, dove era vice presidente di un’associazione musicale. Esperto di bande, musicisti storici, abruzzesi e marsicani e di organi, era un vulcano di idee che lascia un segno indelebile».
Il professor Tarquinio lascia la moglie Nunzia Notarantonio, insegnante a Celano, originaria di Pescasseroli, e l’unica, adorata figlia Sveva di soli 14 anni.
Importante è anche il lascito al mondo della discografia con ricerche e analisi discografiche comparate e delle problematiche legate alla catalogazione dei supporti sonori. Ha collaborato con la cattedra di Musica antica del Conservatorio di Pescara e quella di Discografia e videografia musicale tenuta da Carlo Marinelli al Dams dell’Università degli Studi di Bologna. Ha pubblicato, infine, importanti lavori su compositori e musicisti del calibro di Mozart e Vivaldi. Cordoglio è stato espresso anche dal Pd provinciale: «Con Gianluca scompare un appassionato e coraggioso protagonista culturale. Un uomo generoso, equilibrato, saggio, un grande professore e protagonista della vita pubblica. Un solido riferimento. Con lui scompaiono un’intelligenza, un intuito e una sapienza fuori dal comune, lasciando un vuoto in tutte e tutti quelli che l’hanno conosciuto. Resterà per tutti noi esempio di integrità morale e di grande senso civico». (r.rs.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.