Padre Andrea D'Ascanio in una foto del 2003

L'AQUILA

Morto padre Andrea, capo dell’Armata bianca 

Personaggio controverso, si è spento a 86 anni in un ospedale vicino a Milano. Salì alla ribalta delle cronache con la storia del "Monumento ai bimbi non nati "

L’AQUILA. È morto all’età di 86 anni (compiuti il 15 febbraio scorso) padre Andrea D’Ascanio, Cappuccino, al secolo Nicola D’Ascanio. Il decesso è avvenuto nell’ospedale di Abbiategrasso (Milano). Non ci sono conferme sul fatto che sia stato o meno colpito dal Covid.

All’Aquila padre Andrea è nome molto noto. Un personaggio controverso: osteggiato con veemenza dai suoi detrattori e quasi venerato da chi, invece, lo considerava e considera una sorta di nuovo Padre Pio (che padre Andrea aveva conosciuto in vita) e fra questi gli aderenti all’Armata bianca, movimento da lui fondato e che era stato benedetto sia da Giovanni Paolo II che dall’arcivescovo Mario Peressin. Il Cappuccino ha subìto processi in sede penale e civile (dai quali è però uscito indenne) e due processi ecclesiastici dalla Congregazione per la dottrina della Fede (ex Sant’Uffizio) guidata all’epoca dal cardinale Joseph Ratzinger.

Padre Andrea D’Ascanio e la sua Armata bianca a fine dicembre 1991 finirono sui giornali di tutta Italia per la storia “Monumento ai bimbi non nati” inaugurato (vi partecipò anche il regista Zeffirelli) nel cimitero dell’Aquila. Una iniziativa che fu definita anche “crociata antiabortista.

  I funerali vengono celebrati oggi alle 15, nella chiesa attigua al convento di Santa Chiara, presieduti da padre Carmine Ranieri.
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