Muore schiacciato dal crollo di un muro

Vittima un 49enne che stava lavorando con un martello pneumatico, il cedimento dopo la rimozione di una grossa pietra
MASSA D’ALBE. Voleva coibentare la casa di proprietà della sua famiglia ma ha trovato una morte atroce per il crollo di un muro di contenimento.
Domenico Libertini, 49 anni, è morto ieri mattina intorno alle 8, schiacciato da un muraglione crollato, a causa delle forti vibrazioni del martello pneumatico che stava utilizzando. Libertini, da una vita lavorava nel campo dell’edilizia, facendo parte di una famiglia che da sempre si occupa di muratura e di tinteggiatura. Suo padre Fernando è originario di Forme, frazione di Massa D’Albe, mentre sua madre, Vittoria, è di origine sarda. Una famiglia per bene e molto riservata, che risiede stabilmente a Roma. Ma in alcuni periodi dell’anno ha l’abitudine di trasferirsi in quell’abitazione di Forme, costruita nel 1975, in via Fressora. Una casa molto grande costruita a poca distanza da uno storico muro, che delimita la stradina che sale fin sotto la montagna. Libertini da qualche giorno lavorava per rimuovere la terra che si trovava tra il muretto e la parete esterna dell’abitazione, con l’intenzione di coibentare la struttura, che risentiva dell’umidità. Ma purtroppo, mentre lavorava alla rimozione di una pietra, ha azzardato l’uso del martello pneumatico e il muro, di argilla e pietre, ha ceduto, spingendolo e schiacciandolo a ridosso della parete dell’abitazione. Sul posto sono subito accorsi alcuni vicini di casa che mentre correvano attirati dalle urla di Libertini che chiedeva aiuto, hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco della caserma di Avezzano. Per il primo soccorso, è arrivata una squadra di pompieri, cui ne è seguita un’altra giunta con il mezzo pesante, per procedere alla messa in sicurezza dell’area. Molti anche gli uomini del paese che hanno aiutato i vigili del fuoco a trasportare le tavole di legno utilizzate poi per puntellare la parete dell’abitazione. Straziante il dolore dei genitori e dei parenti accorsi, tanto che è stato necessario l’intervento di alcuni medici che hanno soccorso anche alcuni vicini di casa anziani, che hanno avuto dei mancamenti. Nel giro di poco tempo all’incrocio con via Valle Lame, sono arrivati tanti compaesani. Accorso da Roma anche il fratello di Libertini, Celestino. «È brava gente», commenta Nazzareno Lucci, consigliere comunale, tra i primi ad arrivare, «il fratello era sconvolto». C’è anche il sindaco Giorgio Blasetti, che però non se la sente di parlare. Per i rilievi del caso i carabinieri del Norm della compagnia di Tagliacozzo e quelli della caserma di Magliano de’ Marsi. Sul caso è stato aperto un fascicolo alla procura della Repubblica di Avezzano.
Magda Tirabassi
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