STRUTTURA DI VIA NUOVA

Museo, incarico prorogato all’associazione Antiqua

AVEZZANO. Gestione dell'Aia dei Musei all'associazione Antiqua, presieduta da Flavia De Sanctis. L'ha deciso la nuova amministrazione, confermando il provvedimento preso a suo tempo dall'ex giunta...

AVEZZANO. Gestione dell'Aia dei Musei all'associazione Antiqua, presieduta da Flavia De Sanctis. L'ha deciso la nuova amministrazione, confermando il provvedimento preso a suo tempo dall'ex giunta Floris. La delibera è valida fino al 31 dicembre. Ma è molto probabile che l'affidamento della gestione ad Antiqua venga prorogato. Per due ragioni. Primo perché l'Aia dei Musei, che dà lustro ad Avezzano, è una creatura di Flavia De Sanctis. Secondo perché Antiqua è costituita da un gruppo di giovani, con competenza specifica in campo artistico e archeologico. L'Aia dei Musei, ospitata nei locali dell'ex mattatoio comunale, opportunamente ristrutturato, si trova in via Nuova. Si compone di due sezioni: "Le parole della pietra" e "Il filo dell'acqua". La prima raccoglie i reperti del Museo civico lapidario, per tanti anni abbandonati nei sotterranei del municipio. I reperti provengono da molti paesi della Marsica e abbracciano un periodo compreso tra la Roma repubblicana e il Medioevo, molti dei quali salvati dalle macerie del terremoto del 1915. Di notevole importanza la famosa lapide di Poppedia, moglie del condottiero marso Poppedio Silone, e i capitelli e l'architrave della chiesa di San Nicola di Avezzano, distrutta dal terremoto. "Il filo dell'acqua" è un museo multimediale, che racconta la storia del prosciugamento del Fucino. Il primo deflusso delle acque del Fucino nel Liri, attraverso l'emissario fatto costruire dal principe Alessandro Torlonia, avvenne il 9 agosto 1862. Dunque, domani ricorre il 150esimo anniversario. Per l'occasione, l'Aia dei Musei, in via eccezionale, rimarrà aperta fino alle 23. Con visite guidate gratuite. I due padiglioni costituiscono la base di un progetto che prevede l'apertura di un museo dedicato al terremoto del 1915 e un centro di ricerca e didattica. Un progetto che si spera la nuova amministrazione voglia portare avanti, perché l'Aia dei Marsi costituisce per Avezzano un'opportunità di crescita culturale. «Si spera», afferma Rossella Del Monaco, di Antiqua, «che il nostro futuro possa basarsi anche sulla conoscenza collettiva delle proprie origini».

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