Pdl, Tempesta si autocandida

L’ex sindaco: alla presidenza deve correre un aquilano.

L’AQUILA. I tempi stringono e il centrodestra convoca per oggi due riunioni - la prima all’Aquila e l’altra, a seguire, a Francavilla - per affrontare la questione legata alla scelta del candidato alla presidenza della Provincia.
La segreteria abruzzese del Pdl sembra voler puntare su Antonio Del Corvo, il consigliere regionale di Celano fortemente sponsorizzato dal senatore e coordinatore del partito Filippo Piccone suo concittadino. Una scelta che rischia, però, di provocare più di un «mal di pancia» nel centrodestra e in particolare tra gli aquilani, i quali continuano a invocare una candidatura espressione della città capoluogo, «duramente colpita dal terremoto e già priva di rappresentanti in seno alla giunta regionale».

E a rafforzare questa tesi è arrivata ieri l’autocandidatura dell’ex sindaco dell’Aquila, Biagio Tempesta. «Non vi è alcun dubbio» scrive Tempesta, riapparso sulla scena politica dopo mesi e mesi di assenza, «che il candidato del Popolo della libertà debba essere un aquilano. L’impegno grande e totale di Berlusconi per L’Aquila non può essere disatteso e vanificato da giochi di potere. Ed inoltre, occorre dare uno slancio e un impulso concreto alla ricostruzione dell’Aquila e di tutto il territorio contro il fumo e le nuvole del centrosinistra. Per questo» continua «esco dal riserbo e dalla riservatezza che mi sono autoimposto fin dal 2006 e propongo la mia candidatura a presidente, sollecitato anche dalla gente che richiede riferimenti precisi nella libertà contro i vetero-marxisti e i parolai degli ultimi anni.

Ci si candida e si vince anche alla Provincia e poi al Comune dell’Aquila. Quanto a me» sostiene Tempesta «non occorre presentazione di alcun tipo. Sono uno di base contro i poteri forti e mafiosi ed è per questo che sono stato, in passato, per 3 legislature alla Regione e sindaco della città per ben due volte. Un sindaco» dice di sé Tempesta «che ha lavorato bene prima che si abbattessero sulla città due eventi catastrofici, la sinistra con Cialente e il terremoto». Sin qui Tempesta, sulla cui candidatura si era speso pure l’ex assessore comunale Vittorini.

Intanto, per il capogruppo regionale del Pdl, Gianfranco Giuliante, «è forte il ritardo che sta accompagnando la scelta del candidato presidente da contrapporre a Stefania Pezzopane. Un candidato» sostiene «che dovrà, comunque, essere espressione della città dell’Aquila. In alternativa si può scegliere un personaggio di alto profilo, capace di interpretare il bisogno di rilancio del territorio. Vedremo oggi cosa emergerà dai due esecutivi. Ma L’Aquila, diversamente dagli altri comprensori della Provincia, non ha parlamentari del Pdl e neppure assessori regionali. Escluderci dalla possibilità di avere il presidente della Provincia non è accettabile. Così si creano le condizioni per un’ulteriore marginalizzazione di questo territorio».