Pelini: «541 alloggi inutilizzati»

15 Gennaio 2016

L’assessore: ma noi vogliamo rivitalizzare le new town

L’AQUILA. Sono 541 gli alloggi del progetto Case che a oggi per varie ragioni sono inutilizzati. La maggior parte riguarda quelli sequestrati perché costruiti con materiali scadenti, poi ci sono quelli coinvolti in incendi che non verranno mai recuperati perché costerebbe troppo al Comune. Infine, quelli che hanno problemi costruttivi e hanno bisogno di una manutenzione importante. Insomma, un patrimonio immobiliare pieno di emergenze e che il Comune deve gestire (con soldi propri) dopo averlo ricevuto “in eredità” dalla Protezione civile. L’assessore all’Assistenza alla popolazione, Fabio Pelini, nelle scorse settimane ha spiegato che tra le 19 new town e i 21 villaggi Map sono ospitate 11.500 famiglie, di cui il 35% è costituito non da famiglie che hanno casa inagibile, ma da nuclei con reddito basso, nuove coppie, studenti, associazioni e società sportive. «Un trend destinato a invertirsi», spiega Pelini, «grazie alle nostre politiche attive» per frenare lo spopolamento della città e rivitalizzare le new town. Ma ci sono ancora altre emergenze su cui intervenire. La prima riguarda la sistemazione in abitazioni sicure delle famiglie che vivono nelle abitazioni sequestrate per i balconi pericolanti a Cese di Preturo, Arischia e Sassa. Due le fasi per sistemare tutti: la prima è in corso e riguarda 112 famiglie, di cui 56 sono già state trasferite e le restanti lo saranno nei prossimi mesi. «Si tratta soprattutto di cittadini di Arischia, frazione lontana dalla città che soffre la sindrome da isolamento», dice Pelini, «anziani, disabili, persone sole che l’amministrazione vorrebbe mantenere nel territorio trasferendoli nei 37 Map dissequestrati di Arischia». Si tratta di quelli finiti in un’inchiesta per presunti lavori fatti male. Ci vorranno ancora 40 giorni perché queste casette non sono state usate per due anni e devono essere ripristinate. La seconda fase riguarda 101 famiglie che vivono a Collebrincioni, Coppito 3, Cese di Preturo. Intanto sono in corso due bandi per le politiche attive. Uno delle Politiche Sociali, al quale hanno fatto richiesta 422 famiglie che non ce la fanno a pagare un affitto di mercato e con housing sociale avranno un alloggio del progetto Case. «Nei prossimi 10 giorni uscirà la graduatoria e cominceremo con le assegnazioni», annuncia l’assessore. Rientreranno poi all’Aquila 20 famiglie che hanno cambiato residenza dopo il terremoto andando a vivere fuori dall’Abruzzo e che grazie a una delibera del Comune possono rientrare. Un altro bando riguarda l’assegnazione di un alloggio a famiglie monoparentali con figli che vivono, però, con i genitori in un alloggio del progetto Case e vorrebbero avere una casa autonoma.

Oppure famiglie di altri Comuni del cratere sismico con case inagibili che hanno bisogno di venire all’Aquila almeno tre volte a settimana per motivi sanitari o di lavoro: hanno già fatto la domanda in 40. La graduatoria uscirà all’inizio di febbraio. (m.g.)

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