Picchetto per Troiani

A Preturo l’addio all’ex vigile urbano stroncato da malore

L’AQUILA. «Picchetto, rip...». Per un attimo il picchetto d’onore si scompone, con la parola “riposo” rimasta a mezz’aria, seguita dal pianto dei colleghi di lavoro in uniforme. Un dolore collettivo ha accompagnato nel suo ultimo viaggio Franco Troiani, il vigile urbano in pensione morto due giorni fa a 67 anni mentre giocava a calcetto con gli amici. In molti ricordano quella persona sempre gioviale che, nonostante fosse andato in pensione, andava spesso a trovare i vecchi colleghi. Aveva una parola per tutti, soprattutto i più giovani, lui che di esperienza sulle strade ne aveva accumulata tanta. Davanti alla chiesa di Preturo, in attesa dell’arrivo della bara seguita da una folla di familiari e amici e coperta con la maglia gialloblù del Preturo, c’erano anche i compagni che erano con lui l’altra sera in quella partita di calcetto. E raccontavano di quando l’hanno visto cadere a terra, del tentativo di rianimazione, quegli stessi amici che ancora non si spiegano l’accaduto, un malore letale per una persona che si teneva in forma, fino a pochi anni fa capitano della squadra dei vigili e che sembrava non mostrare mai segni di affaticamento. (r.p.)

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