Pista di atletica, il Comune adesso denuncia la società

L’assessore Iorio accusa l’Athletics promotion: «Mossa contro lo sport aquilano Mai visto un vincitore di gara rinunciare a tutto 72 ore dopo l’assegnazione»

L’AQUILA. Domattina il Comune darà mandato ai propri legali di procedere nei confronti della società sportiva «Athletics promotion» di Gianni Lolli, il quale prima ha vinto la gara a evidenza pubblica per l’affidamento della pista di atletica di piazza d’Armi, e poi, a 72 ore dall’assegnazione, ha rinunciato. Una vicenda che ha mandato su tutte le furie il sindaco Massimo Cialente e l’assessore allo Sport Emanuela Iorio, che in un comunicato congiunto parlato di «mossa studiata contro lo sport aquilano».

«Non si è mai visto un vincitore di un appalto che rinuncia», commenta Iorio, che si dice rammaricata e anche «contrariata, dall’atteggiamento incomprensibile dell’amministratore dell’Athletics promotion, considerato che l’impianto ha corso il rischio di restare chiuso». Ancora una volta è arrivata la Fidal a soccorrere il Comune e a garantire l’apertura della pista, in attesa che gli uffici procedano all’affidamento alla seconda società in graduatoria (che fa capo ad Alfredo Pellecchia). Sarà quest’ultima a gestire l’impianto per i prossimi tre mesi. L’assessore Iorio ricorda che «Lolli è lo stesso che, dopo cinque mesi di lavoro e a poche ore dalla stipula della convenzione con altre quattro società di atletica che avrebbero dovuto, tutte insieme, gestire la pista (su proposta dell’amministrazione comunale), si tirò indietro adducendo come motivo la volontà di voler agire da solo». Un fatto che risale al maggio scorso, a ridosso dell’inaugurazione della pista di atletica. In base alla ricostruzione fatta dall’assessore, Lolli avrebbe rinunciato all’affidamento temporaneo ritenendo «non corretto il bando. Lolli ha vinto la gara, tra l’altro, grazie a delle precise proposte», prosegue Iorio. «Oltre ai 700 euro di affitto mensili e al pagamento delle utenze (requisiti del bando), era previsto anche l’azzeramento delle tariffe per gli utenti: associazioni, appassionati di atletica o affiliati a enti di promozione sportiva. Il 31 ottobre, giorno previsto per la firma, Lolli ha rinunciato sostenendo che nel bando il Comune non aveva fatto alcun richiamo alle tariffe. Cosa non vera, considerato che nel bando si fa riferimento alle tariffe Fidal». Insomma, un futuro in salita per l’impianto di atletica di piazza d’Armi che dal primo febbraio – più o meno quando sarà completato il campo per l’allenamento del rugby – dovrebbe lasciare la gestione temporanea e passare a quella definitiva. «Il complesso verrà affidato a un grande gestore unico che già si occupa di un altro grande impianto sportivo», conclude Iorio, confermando di voler puntare sulla razionalizzazione dei costi.

Marianna Gianforte

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