Poliziotti sospesi, ecco le mosse della difesa 

Entro il mese il ricorso al Tribunale del riesame: «L’ordinanza del gip non diversifica le singole posizioni»

PRATOLA PELIGNA. «È un’ordinanza che non diversifica le singole posizioni degli indagati e non considera la distanza temporale tra la presunta commissione dei fatti e il momento della verifica cautelare. Inoltre, si tratta di un provvedimento generalizzato che non tiene conto nemmeno di alcune condotte episodiche contestate che, in alcuni casi, farebbero venir meno la continuazione del reato secondo. Infine, buona parte dei fatti contestati sono stati localizzati in luoghi dove il tribunale di Sulmona non ha competenza territoriale». Sono i punti cardine sui quali ruoterà buona parte del ricorso dei difensori dei 10 poliziotti della sottosezione della Polizia stradale di Pratola Peligna sospesi dal lavoro per periodi che vanno dagli otto ai dodici mesi. Ricorso che sarà depositato al Tribunale del riesame dell’Aquila entro la fine del mese. È proprio l’eccezione preliminare della competenza territoriale sulla quale puntano gli avvocati dei poliziotti per scardinare l’ordinanza del gip del tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, l’appello in fase cautelare dovrà essere depositato entro il prossimo 31 luglio, cioè entro dieci giorni dalla notifica del provvedimento. Mentre i giudici del Riesame dovranno fissare l’udienza entro i dieci giorni successi con la pronuncia che potrebbe arrivare prima di Ferragosto. Le accuse a vario titolo sono truffa e falso ai danni dello Stato, peculato, furto, omissione d’atti d’ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. In tutto sono 19 i poliziotti sotto inchiesta e per 10 è stata disposta la sospensione dal lavoro e il ritiro del distintivo. (c.l.)