Ricostruzione, convegno blindato proteste, ma poi la gente entra

Piazza e accessi blindati per il convegno L'Aquila 2020 in programma nel Ridotto del teatro. Tensioni con la folla che cerca di entrare per assistere al dibattito. La mediazione di D'Ercole risolve l'impasse e gli organizzatori fanno entrare il pubblico. Ma gli ingressi sono comunque contingentati

L'AQUILA Piazza e accessi blindati per l'appuntamento con il convegno sulla ricostruzione "L'Aquila 2020", in programma alle 15 nel Ridotto del teatro. All'appuntamento, organizzato in una sala non troppo grande e a numero chiuso, si sono presentati moltisssimi cittadini che hanno chiesto di entrare.

Nella piazza, presidiata in modo massiccio dalle forze dell'ordine che hanno fatto arrivare anche gli agenti del Reparto mobile, sono arivati i cittadini con un cartello "Mai più senza di noi". La folla però è rimasta bloccata dal cordone di polizia all'altezza di via Veneto.

Al varco sono rimaste ferme un centinaio di persone, tra membri dei comitati, forze dell'ordine e persone che chiedevano di poter transitare. Poi, grazie anche alla mediazione del vescovo ausiliario monsignor Giovanni D'Ercole alcuni rappresentanti della Sge hanno dato il via libera agli accessi. L'ingresso nella sala al momento è comunque contingentato.

Cialente critico
''Abbiamo gia' vissuto a Roma delle situazioni drammatiche con le forze dell'ordine, non ci sto a vederle anche nella nostra citta'''. E' polemico il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, con la scelta degli organizzatori. Il vice-commissario per l'emergenza sismsa ha esitato a sedersi al tavolo dei relatori e lo ha fatto solo dopo l'invito diretto del commissario, Gianni Chiodi. ''Si tratta di un confronto sulla ricostruzione - ha spiegato una volta salito sul palco - e' giusto che ai cittadini sia data la possibilita' di partecipare e intervenire attivamente. Sara' mio impegno - ha proseguito - fare tutto il possibile affinche' episodi di questo tipo non si ripetano''.

I timori dell'assemblea Già ieri l’assemblea cittadina si era espressa criticamente sulla decisione di limitare a due soli rappresentanti del movimento spontaneo la possibilità di assistere e partecipazione al dibattito sulle strategie per la ricostruzione, in programma alle 15 al Ridotto.

«Il commissario Chiodi e la Struttura tecnica di missione» aveva spiegato in una nota l’Assemblea «organizzano l’incontro “L’Aquila 2020 e poi” con la presenza di esperti designati per il processo di ricostruzione.

L’assemblea aveva contestato l’inadeguatezza del luogo: «Ci si sarebbe aspettati che, dopo mesi di attesa, un piano strategico per il futuro fosse stato presentato in un luogo adatto a favorire la massima partecipazione dei cittadini».