Salvaguardare le grandi opere

L'idea dell'urbanista Vittorio Mugnago Lampugnani si basa sulla pianificazione ragionata. «Non si può pensare alla ricostruzione senza chiedersi cosa vogliamo lasciare alle generazioni future», dice. E il percorso da affrontare prescinde da qualsiasi teoria urbanistica. «Non possiamo aggrapparci alle teorie di fronte all'immensità dei danni che hanno subito i vostri centri storici. Serve invece una strategia e una visione generale che va pensata prima e che vada nella direzione di ricollegare la città vecchia con la città nuova. Non si può pensare di ricostruire tutto com'era, ma occorre salvaguardare le grandi opere e i monumenti artistici presenti in città e in tutti i borghi del territorio. Il tutto», conclude «deve essere inserito nell'ambito di un disegno strategico». (fab.i.)