Edizione digitaleSferra una coltellata al fratello
Sono minorenni: uno è in ospedale, l’altro denunciato
L’AQUILA. Una banale lite tra due fratelli minorenni stava per finire in tragedia. Poi, per fortuna, la coltellata sferrata alla schiena dal più piccolo ha ferito l’altro solo superficialmente. Il giovane ferito, di 17 anni, è ricoverato nell’ospedale di Teramo per una ferita guaribile in due settimane.
I due si trovavano nei pressi della loro abitazione e stavano tornando a casa in tutta fretta per ripararsi dalla neve quando, per entrare, si sono spintonati. Una volta entrati a casa, dove era presente solo la sorella, di poco maggiorenne, hanno iniziato a prendersi a pugni. Quello più «anziano», alto quasi due metri, ha ferito con un pugno sul naso il fratello. Questi, accecato dall’ira, è entrato in cucina ha preso un coltello e lo ha colpito alla schiena.
Subito è stato dato l’allarme dalla sorella che nel frattempo ha chiamato anche il padre. Sul posto si sono portati gli agenti della squadra volante, coordinati dal vice questore Paolo Pitzalis e una ambulanza del 118.
I due giovani, incensurati e di buona famiglia, ascoltati dalla polizia, hanno mimizzato circa quanto accaduto anche se, comunque, gli atti sono stati inviati alla procura delle Repubblica presso il tribunale per i minorenni.
L’aggressore, che rischiava una denuncia per tentato omicidio e poteva teoricamente anche essere arrestato, se l’è cavata con una denuncia per lesioni lievi dopo avere anche dato l’impressione di essere sconvolto per quanto accaduto e, dunque, pentito. Il fratello, invece, è stato trasferito dopo un consulto dei medici del pronto soccorso all’ospedale di Teramo. La prognosi è di 15 giorni ma si è ritenuto di portarlo lì, a scopo precauzionale per verificare se ci sono complicazioni polmonari in seguito alla penetrazione della lama. Gli esami strumentali effettuati al San Salvatore non hanno comunque evidenziato lesioni.
Il fratello, invece, ha riportato la contusione al naso con conseguenze poco rilevanti.
I due si trovavano nei pressi della loro abitazione e stavano tornando a casa in tutta fretta per ripararsi dalla neve quando, per entrare, si sono spintonati. Una volta entrati a casa, dove era presente solo la sorella, di poco maggiorenne, hanno iniziato a prendersi a pugni. Quello più «anziano», alto quasi due metri, ha ferito con un pugno sul naso il fratello. Questi, accecato dall’ira, è entrato in cucina ha preso un coltello e lo ha colpito alla schiena.
Subito è stato dato l’allarme dalla sorella che nel frattempo ha chiamato anche il padre. Sul posto si sono portati gli agenti della squadra volante, coordinati dal vice questore Paolo Pitzalis e una ambulanza del 118.
I due giovani, incensurati e di buona famiglia, ascoltati dalla polizia, hanno mimizzato circa quanto accaduto anche se, comunque, gli atti sono stati inviati alla procura delle Repubblica presso il tribunale per i minorenni.
L’aggressore, che rischiava una denuncia per tentato omicidio e poteva teoricamente anche essere arrestato, se l’è cavata con una denuncia per lesioni lievi dopo avere anche dato l’impressione di essere sconvolto per quanto accaduto e, dunque, pentito. Il fratello, invece, è stato trasferito dopo un consulto dei medici del pronto soccorso all’ospedale di Teramo. La prognosi è di 15 giorni ma si è ritenuto di portarlo lì, a scopo precauzionale per verificare se ci sono complicazioni polmonari in seguito alla penetrazione della lama. Gli esami strumentali effettuati al San Salvatore non hanno comunque evidenziato lesioni.
Il fratello, invece, ha riportato la contusione al naso con conseguenze poco rilevanti.
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