Squillo rapinata in centro Denunciato un giovane

Subito identificato l’autore dell’aggressione: in casa 14 euro portati via alla donna Altri accertamenti per scoprire se c’è stato un tentativo di violenza sessuale

AVEZZANO. È stato individuato e denunciato l’uomo che ha aggredito una prostituta nigeriana, nel centro di Avezzano. Si tratta di un marocchino, di circa trent’anni, incensurato.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’aggressione è avvenuta a scopo di rapina ma le indagini vanno avanti perché la donna potrebbe avere anche subìto un tentativo di violenza sessuale. Di certo, il suo aggressore l’ha picchiata selvaggiamente. L’uomo è stato denunciato dalla polizia per i reati di lesioni e rapina. In piena notte sono state diverse le chiamate arrivate al 113, in cui veniva segnalata l’aggressione nei confronti di una donna che si prostituiva all’incrocio tra via Sabotino e via Monsignor Domenico Valerii, a ridosso della stazione ferroviaria, nel centro di Avezzano. Diverse le persone che hanno sentito la donna urlare, chiedere aiuto e inveire contro il suo aggressore. Ma nessuno è intervenuto per paura che l’uomo fosse armato. Una ragazza ha raccontato anche di avere sentito il rumore di una cinta, utilizzata per picchiare la squillo.

All’arrivo degli agenti del commissariato di polizia la donna era ancora sconvolta e per questo è subito stato richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118. La prostituta nigeriana è stata trasportata in ospedale per accertamenti. La donna, disperata e sotto shock per quanto subìto, ha raccontato di essersi nascosta dietro a un cancello, che l’uomo ha tentato di sfondare. Diverse le ferite che ha riportato sul volto. È stata colpita duramente a un braccio.

«Facevo la badante a Roma. Il mio compagno non ha riconosciuto mia figlia e subito dopo ho perso il lavoro», ha detto disperata ai sanitari del 118 e agli agenti di polizia. «Faccio la prostituta per sfamare la mia bambina di due anni».

Sull’aggressione emergono altri particolari inquietanti. Il marocchino l’ha picchiata e sbattuta a terra per portarle via la somma di 14 euro. Quando la ragazza nordafricana si è ripresa un po’ ha aiutato gli agenti a fare un dettagliato identikit dell’aggressore. Così il 30enne – di cui non state fornite le generalità – è stato identificato dal commissariato di polizia diretto da Paolo Gennaccaro.

L’uomo è stato trovato dagli agenti nella sua abitazione e aveva con sé ancora i 14 euro. Per lui è scattata la denuncia per lesioni e rapina. Sull’episodio la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo. La polizia ha consegnato una relazione in cui vengono riportate le accuse. Il pubblico ministero potrebbe chiedere un supplemento d’indagine per chiarire la circostanza della presunta tentata violenza.

Magda Tirabassi

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