Tamponi per tutti, il laboratorio si amplia 

Si lavora per portare il numero dei test da 40/60 al giorno (solo per le urgenze) fino a 300. Screening coi test sierologici

L’AQUILA. Tra poco più di un mese il laboratorio dell’ospedale San Salvatore sarà in grado di garantire il tampone per la ricerca del Covid-19 a tutti i cittadini dell’Asl 1 (L’Aquila, Avezzano, Sulmona) che ne avranno bisogno.
300 TAMPONI AL GIORNO. Ad annunciarlo è la direttrice sanitaria, Simonetta Santini. Il laboratorio del San Salvatore, infatti, si sta attrezzando per portare il numero dei test effettuati dagli attuali 40/60 al giorno a oltre 300. «Un’operazione che potrebbe richiedere del tempo», spiega Santini, «ma che permetterà di monitorare lo stato di salute della popolazione durante l’emergenza epidemiologica». Operativo già da qualche settimana, il laboratorio dell’ospedale aquilano attualmente si occupa di garantire esclusivamente i tamponi ai cittadini che necessitano di un ricovero in emergenza o in urgenza.
MILLE NEL WEEKEND. Intanto, il centro tamponi di Collemaggio lavora a pieno regime da oltre venti giorni per verificare lo stato di salute di tutti gli operatori della ricostruzione (tecnici e operai). I tamponi, tuttavia, vengono ancora processati dall’Istituto zooprofilattico di Teramo, a causa dell’alto numero giornaliero. «Solo nello scorso week end l’Asl 1 ha effettuato oltre mille tamponi», dice Santini. «In 30/40 giorni speriamo di poter arrivare a processare oltre 300 tamponi nel laboratorio dell’Aquila, se le tempistiche saranno rispettate e non ci saranno intoppi. Ottimizzando l’organizzazione, le risorse umane e tecnologiche potremo ottenere un ottimo risultato. Il domani sarà gestito dai tamponi. Per contenere l’infezione bisogna sapere come circola il virus. L’epatite C è stata debellata quando è stato possibile fare diagnosi certe. L’industria deve ancora crescere perché i test di prima generazione non sono scevri da errori, come spesso è accaduto in passato», continua la direttrice. «Quanto più la tecnologia sarà precisa tanto più miglioreremo la diagnostica e quindi si conterrà l’infezione». Nell’Asl aquilana è stato contenuto il virus perché si è lavorato al meglio, nonostante l’emergenza, secondo la direttrice, che spiega: «Tutto finora ha funzionato. Per ogni caso abbiamo rintracciato i contatti avuti, non abbiamo perso nulla, ogni tampone è stato processato con precisione, grazie all’ottimo lavoro di tutti gli operatori coinvolti che si sono prodigati senza risparmiarsi e a cui va il nostro ringraziamento. Non è successo così altrove, ogni errore genera conseguenze pesanti sull’intera collettività».
LO SCREENING. L’Asl, inoltre, già in settimana parteciperà all’indagine epidemiologica “firmata” dal ministero della Salute e dall’Istat, in collaborazione con la Croce rossa italiana. In totale saranno effettuati test sierologici su un campione di 150mila persone distribuite in duemila comuni italiani. L’adesione è volontaria e i test sono gratuiti. L’operazione ha l’obiettivo di mappare la diffusione del virus. Sono iniziati il 26 maggio i primi prelievi, a seguito delle chiamate effettuate da parte della Croce Rossa Italiana (Cri) ai cittadini selezionati nel campione Istat. Tra le prime regioni a partecipare, c’è proprio l’Abruzzo. «Sono due i laboratori individuati dalla Regione Abruzzo coinvolti nell’indagine: L’Aquila e Pescara» conclude Santini. «L’Aquila processerà i campioni anche per la provincia di Teramo, Pescara anche per Chieti. I test saranno forniti dal ministero. Le risposte ci daranno informazioni sugli anticorpi nel sangue. Sì tratta di uno studio avviato da poco, ma molto importante».
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