Torna libero il barista di Morino 

Spaccio di droga, il Tribunale del riesame annulla il provvedimento di custodia per Federici e Valentin

MORINO. Sono tornati in libertà Stefano Federici e Ilie Lica Valentin, arrestati nell’ambito di un’operazione antidroga nella Valle Roveto. I due, 31enne titolare di un bar a Morino e 40enne di nazionalità romena, secondo le forze dell’ordine avevano un ruolo chiave nel giro di spaccio tra Avezzano e la Valle Roveto.
Il Tribunale del riesame a cui avevano fatto ricorso i legali dei due indagati, Antonio e Pasquale Milo, proprio ieri ha deciso di revocare le misure cautelari nei loro confronti. I provvedimenti, arresti domiciliari per il barista e obbligo di firma e di dimora ad Avezzano per il romeno, erano stati eseguiti dai carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, guidata dal maggiore Silvia Gobbini, su richiesta del sostituto procuratore Elisabetta Labanti. L’operazione è stata coordinata dalla Procura e le ordinanze firmate dal giudice per le indagini preliminari Maria Proia.
A seguito delle indagini andate avanti per diversi mesi erano stati sequestrati 20 grammi di cocaina e altrettanti di marijuana. Sotto inchiesta sono finiti, oltre a Federici e Valentin, anche Roberto Giorgi, 35enne di Roma, e Nico Di Loreto, parrucchiere di 40 anni di Avezzano; nei confronti di quest’ultimo il gip ha revocato la misura dell’obbligo di firma. Le indagini erano state avviate nella primavera del 2018 e a settembre dello stesso anno c’era stato l’arresto di Federici. Il giovane era stato fermato a un posto di blocco e aveva da subito mostrato un certo nervosismo. Per questo era stato sottoposto a perquisizione personale e da una tasca erano saltati fuori circa due grammi di cocaina. Da qui gli ulteriori accertamenti. Altre sei persone sono indagate.
«Siamo soddisfatti dell’esito del Riesame verso il quale avevamo posto fiducia fin da subito», afferma l’avvocato Pasquale Milo, «ritenendo, come condiviso dal tribunale dell’Aquila, che l’ordinanza fosse viziata da nullità per insussistenza assoluta delle ritenute esigenze cautelari. Attendiamo le motivazioni».
Di Loreto è difeso dall’avvocato Raffaele Mezzoni.
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