Una nuova piazza Duomo: via ai lavori dopo la befana 

Area pedonale e 309 luci per valorizzare gli edifici e ricordare le vittime del sisma Oggi il vertice Comune-commercianti per decidere le modalità e limitare i disagi

L’AQUILA. Il tempo di festeggiare l’Epifania e in piazza Duomo arriveranno operai e betoniere. Il 7 gennaio partirà uno dei cantieri più attesi, dopo il sisma del 2009, con la ripavimentazione in pietra bianca dell’agorà centrale, che un tempo accoglieva il mercato cittadino. Niente marciapiedi, né auto. Per una città che cambia. L’intera piazza sarà «un unicum» pedonalizzato con un impianto di illuminazione «studiato per valorizzare le facciate degli edifici e 309 led, posizionati a terra, in ricordo delle vittime del sisma». Questo il piano del Comune. Sul lato est, dove confluiscono via Patini e via Marrelli, «un viale in stile rambla spagnola accoglierà il passeggio, con un arredo urbano interamente rinnovato, panchine e alberi».
UNA PROMESSA
«L’Aquila merita un volto degno della sua storia plurisecolare. Piazza Duomo sarà tra le più belle in Italia», le parole del vicesindaco e assessore alle opere pubbliche, Raffaele Daniele.
Il PROGETTO
La data d’inizio lavori è stata concordata con le associazioni di categoria per lasciare fruibile il centro storico nel periodo natalizio. Nel pomeriggio di oggi, alle 15, l’assessore Daniele incontrerà i commercianti per stabilire insieme gli step dell’intervento. «La durata del cantiere», anticipa Daniele, «dipenderà da come verrà strutturato l’intervento. Se decideremo di chiudere tutta la piazza, i lavori termineranno in poco meno di un anno, se procederemo per zone o a spicchi ci vorrà qualcosa di più». Il progetto, del valore di 7 milioni di euro finanziati con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), è ambizioso e punta a una riqualificazione totale di piazza Duomo. Un restyling di tipo conservativo, che prevede l’eliminazione dei marciapiedi laterali e del gradino su cui sorge attualmente l’ellissi centrale, richiamata da un disegno che si illuminerà di notte. Saranno conservate le fontane monumentali, ma la piazza avrà un fondo unico, realizzato con lastre di pietra spesse 10 centimetri simili alla caratteristica pietra antica aquilana, grigia al centro e bianca ai lati.
«LA RAMBLA»
Rappresenta la vera novità dell’intervento che ha visto una fattiva sinergia, per la redazione finale, del Comune e dell’Ufficio speciale della ricostruzione guidato da Salvo Provenzano. Sulla rambla sorgerà un’area pedonale con panchine, piante, nuovi arredi urbani e postazioni con prese elettriche plug&play, che potranno essere sfruttate da musicisti e artisti di strada. Uno spazio che, per stessa definizione, si aprirà ai piccoli concerti e all’intrattenimento serale con piano bar e musica dal vivo. Di sicuro effetto l’illuminazione a led, concentrata davanti alla chiesa delle Anime Sante, in ricordo di chi ha perso la vita il 6 aprile 2009. Ai quattro angoli della piazza verranno riprodotti i simboli dei quattro quarti – San Marciano, Santa Maria Paganica, Santa Giusta e San Pietro – mentre al centro delle figure stilizzate rievocheranno i vecchi filari del mercato. «Il centro storico avrà una veste nuova, partendo da piazza Duomo», dichiara l’assessore Daniele, «che tornerà a splendere in tutta la sua magnificenza e ad accogliere turisti e aquilani come centro di rinnovata socialità».
ALTRI INTERVENTI
Ma non è tutto. Il vicesindaco ricorda un calendario di opere molto fitto: «Entro il 31 dicembre verranno appaltati i lavori per il rifacimento di piazza del Teatro, piazza Palazzo e piazza Chiarino». Il 16 febbraio si apriranno i cantieri per la ripavimentazione di corso Federico II, nel tratto dalla Villa comunale a piazza Duomo, e del corso stretto, dai Quattro Cantoni alla Fontana luminosa. «Lavoreremo prevalentemente di notte», dice Daniele, «per arrecare il minor disagio possibile alle attività commerciali e ai cittadini. Tutti gli interventi avranno un uguale assetto urbanistico». E a chi solleva qualche obiezione sulla possibilità che i grandi cantieri – come quello del Convitto nazionale, Liceo classico e Camera di commercio – possano arrecare danni, Daniele risponde: «L’Aquila non poteva più aspettare. I lavori futuri dovranno tenere conto della nuova pavimentazione».
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