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Zafferano in mostra all’Archivio di Stato

L’AQUILA. Gli studenti dell’Indirizzo Turismo dell’Istituto “Amedeo d’Aosta” sabato, dalle 15 alle 18, nella sede dell’Archivio di Stato a Bazzano, accoglieranno i visitatori e li guideranno “Alla...

L’AQUILA. Gli studenti dell’Indirizzo Turismo dell’Istituto “Amedeo d’Aosta” sabato, dalle 15 alle 18, nella sede dell’Archivio di Stato a Bazzano, accoglieranno i visitatori e li guideranno “Alla scoperta dell’oro rosso”. La mostra è arricchita dai documenti di archivio relativi alla storia della diffusione e della produzione dello zafferano nel territorio aquilano. Re, arrendatori, magistrati, mercanti e produttori di zafferano prenderanno vita, grazie alla “realtà aumentata”, e racconteranno l’importanza di questa preziosa spezia, simbolo della città. Si tratta, quindi, di una mostra interattiva e dinamica in cui i visitatori potranno interagire con i personaggi realizzati dagli studenti.
Citato da Omero nell’Iliade, lo zafferano era il giaciglio di Zeus, mentre alcuni scrittori della classicità narrano che i Romani lo scioglievano nel vino per spruzzarlo nei teatri, nei talami e sui capelli. È un fiore arrivato a noi dall’Asia Minore, poi la coltura ha trovato il suo habitat ideale nella piana di Navelli; grazie a un elaborato processo si riesce a ottenere la pregiata spezia, raffinata e ricercata per usi culinari.
L’iniziativa, aperta alla cittadinanza e gratuita, è il risultato di un progetto in collaborazione con l’Archivio di Stato nell’ambito del Piano triennale delle Arti, promosso dal ministero dell’Istruzione e finalizzato a promuovere e conoscere il patrimonio culturale attraverso la creatività degli studenti. Un tuffo nel passato, grazie agli antichi documenti di archivio, e una modalità moderna e coinvolgente di fruizione della mostra consentiranno a tutti di riflettere sull’importanza che lo zafferano può ancora avere per l’enogastronomia e per l’economia delle nostre zone. (g.p.)