Sequestrata la slot machine andata in tilt

Sigilli della Finanza per il blackout dopo la vincita. L'avvocato Di Domenico: la Snai paghi
LANCIANO. E' stata posta sotto sequestro dalla guardia di finanza la macchinetta di videolottery del Punto Snai di via De Crecchio, che lunedì avrebbe registrato un jackpot di quasi mezzo milione di euro prima di spegnersi mandando in tilt il sistema centralizzato. Sequestrato anche un video, registrato dalle telecamere del punto scommesse, dove si vede la macchinetta illuminarsi per la vincita. Dopo l'apertura, da parte della Procura, dell'inchiesta per presunta truffa, ieri nel punto scommesse di via Luigi De Crecchio sono arrivate le fiamme gialle. I finanzieri hanno messo i sigilli alla slot machine incriminata, andata in tilt subito dopo aver segnalato una vincita milionaria all'incredulo giocatore lancianese. Il blackout ha di fatto impedito l'erogazione del biglietto che attestava la vincita. La guardia di finanza, già lunedì scorso, giorno dell'accaduto, avevano sequestrato il video della telecamera di sorveglianza posta dietro la slot machine, che dovrebbe aver registrato la schermata illuminata che segnalava il jackpot da centinaia di migliaia di euro. Il pubblico ministero Rosaria Vecchi ha intanto disposto una perizia sul sistema informatico della società di scommesse, concessionaria dei Monopoli di Stato. La denuncia presentata dal mancato vincitore, A.S., 51 anni di Lanciano, ha dato il via ad un'indagine della Procura, volta ad accertare se vi è stata truffa da parte della società. Già da ieri la versione della Snai lasciava, però, pochi dubbi: «Nell'intera giornata di lunedì», faceva sapere la società in una nota, «non risulta alcuna vincita né a Lanciano né in altre città». Stesso episodio anche a Pescara, ma qui la macchinetta ha fatto in tempo a sfornare la ricevuta che potrebbe attestare la vincita. Non ci sta l'avvocato Marco Di Domenico, difensore del giocatore frentano: «Il mio cliente è disorientato: la vincita c'è stata perchè è stata visualizzata dalla macchinetta. Ciò che sostiene Snai è assurdo e appronteremo tutte le iniziative legali possibili per dirimere la questione». Di Domenico è fermo nella sua battaglia. A.S., che si è visto sfumare la vincita di una vita davanti agli occhi dopo l'improvviso blackout del sistema Vlt delle slot machines, è anch'esso determinato ad andare avanti. Resta il fatto che una giocata, così come in altri casi in tutt'Italia, ha portato ad un avviso di jackpot, con tanto di illuminazione dello schermo della macchinetta e in una manciata di secondi tutto il sistema centralizzato della piattaforma Barcrest è andato in blackout. Fonti Snai nazionali fanno sapere che le indagini interne proseguono e che, però, al momento non risulta nessun jackpot in tutta la giornata di lunedì. «Non ci interessa se ci sia stato un problema meccanico, elettronico o dovuto all'incursione di un hacker informatico», prosegue Di Domenico, «in tutti i casi la società è responsabile per mancata supervisione e protezione del sistema». L'avvocato non esclude di rivolgersi alle autorità di vigilanza, al ministero delle Finanze e alle associazioni di consumatori, come Adusbef e Adiconsum.
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