Pescara-Empoli, il gol è un’ossessione

Biancazzurri anemici, i toscani in rete soltanto in una partita
PESCARA. Vincere per non affondare. Vedendo i dati statistici, quella di domenica tra Pescara ed Empoli non sarà una partita sfavillante. Entrambe terzultime, stessi punti in classifica 7 e tutte e due in crisi quando si tratta di gonfiare la rete degli avversari. Le premesse non sono delle migliori, certo, ma i biancazzurri hanno tutto per provare ad acuire la crisi dei toscani, trovando ossigeno puro, vitale, in classifica. Il Delfino è senza bomber, crea tanto, piace e non raccoglie punti. I prossimi avversari hanno una bocca da fuoco come Gilardino, ma "il violinista" empolese non è riuscito mai ad incidere. La solitudine di essere ultimi nella classifica dei gol realizzati (2) non è un caso. Sì, perché gli empolesi hanno vinto una sola partita, con il Crotone (2-1), l'11 settembre, alla terza di giornata. Poi solo pareggi e sconfitte senza mai segnare.
Al Pescara non è andata meglio, calcolando che non ha mai vinto una partita sul campo, ma qualche gol in più lo ha segnato (7). I tre punti sono arrivati solo dal giudice sportivo, dopo il 3-0 inflitto al Sassuolo a tavolino. Quindi è ora di sorridere, anche perché dopo l'Empoli, ci sono alle porte due trasferte terribili con Juventus e Roma, le quali andranno a chiudere il mese, prima di dicembre che potrebbe rivelarsi il vero snodo della stagione. Il Pescara, di fatto, si giocherà una bella fetta di salvezza prima di Natale. La squadra biancazzurra incontrerà nell'ordine Cagliari (4 dicembre), Crotone (10), Bologna (18) e Palermo (22). Oddo non ama fare calcoli, ma stavolta dovrà farli perché non battere l'Empoli darebbe una mazzata tremenda allo spogliatoio e alla classifica, specie per quanto riguarda i fondamentali scontri diretti. Dunque, quella di domenica (12.30) è una sfida da non fallire tra due cosiddette "provinciali", che sono anche due delle più piccole realtà del campionato, insieme a Sassuolo e Crotone. E sarà una sfida tra due allenatori esordienti in serie A come Massimo Oddo e Giovanni Martusciello. Si incontrano per la prima volta, dopo essere partiti dai settori giovanili per poi approdare in prima squadra. Il tecnico dei toscani ha già esperienze da vice, essendo stato collaboratore dei vari Aglietti, Sarri e Giampaolo, gli ultimi tre allenatori del club del presidente Corsi, intimo amico del patron biancazzurro Daniele Sebastiani. Ecco, tra i due c'è feeling e già in passato hanno avuto a che fare con degli incroci di mercato. Brugman e Cosic, ad esempio, ma anche quella volta che il Delfino fu a un passo da Mirko Valdifiori. Per un niente la trattativa non fu chiusa e la stagione successiva il centrocampista fu ceduto al Napoli per oltre 5 milioni di euro. Ci sono anche empolesi e pescaresi mancati, come nel caso di Gianluca Caprari. Il fantasista poteva finire in Toscana, se in estate fosse stato acquistato dalla Juventus. La Vecchia Signora, infatti, avrebbe girato l'attaccante in prestito all'Empoli per ottenere il cartellino di Saponara. L'affare poi non è andato a buon fine e Caprari è stato comprato dall'Inter e Saponara è rimasto in Toscana. Anche Alberto Gilardino ha avuto qualche chance di finire in riva all'Adriatico. Era uno dei profili estivi che intrigava Oddo, che con l'attuale attaccante dell'Empoli ha vinto il Mondiale nel 2006. Gilardino per motivi familiari ha scelto Empoli, per stare più vicino a quella che è diventata la sua seconda casa, Firenze, città in cui ha aperto anche un ristorante. Gli intrecci, statistici e di mercato, sono tanti tra le due squadre, ma al Pescara ora preme solo una cosa: vincere. L'Empoli non gioisce in trasferta dallo scorso 10 gennaio, 0-1 col Torino, e il Delfino non ha intenzione di invertire il trend dei toscani.
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