CORONAVIRUS / SITUAZIONE IN REGIONE

Abruzzo, ora è allarme. «Proteggiamo i nonni» 

Il virologo Fazii avverte i giovani: «Non mettete a rischio la vita degli anziani, gli asintomatici sono una persona su due»

«La situazione è quasi ad un livello di criticità. Dobbiamo assolutamente contenerla. L'area metropolitana Pescara Chieti in questi giorni è uno dei territori italiani con la maggior incidenza». Non usa mezzi termini il virologo Paolo Fazii per descrivere l'attuale contesto e per lanciare un accorato appello alla prudenza: «Si stima che il 50% dei positivi sia asintomatico, cioè persone che vanno normalmente in giro, difficili da intercettare. Bisogna capire una volta per tutte che questa guerra o la si vince tutti insieme, con comportamenti corretti, o la si perde tutti insieme. E per i più giovani, che spesso si sentono immuni, perdere può voler dire vedere morire un genitore o un nonno».

Paolo Fazii, virologo
NUOVI CASI
I nuovi casi sono 184, numero più basso di quelli degli ultimi giorni. Pochi, infatti, i tamponi molecolari analizzati nelle ultime ore. In tutto 1.822: è risultato positivo il 10,1% dei campioni. Eseguiti anche 17.789 test antigenici. Dei nuovi positivi, il più giovane è un bambino di due anni e il più anziano un uomo di 94, entrambi della provincia dell'Aquila. Quelli con meno di 19 anni sono 40: due in provincia dell'Aquila, 11 in provincia di Pescara, 26 in provincia di Chieti e uno in provincia di Teramo. Il bilancio delle vittime sale a quota 1.518. Cinque i decessi segnalati nel bollettino della Regione, tre dei quali relativi ai giorni scorsi, ma comunicati solo ieri dalle Asl. Si tratta di persone di età compresa tra 67 e 89 anni: due in provincia dell'Aquila, uno in provincia di Pescara, uno in provincia di Chieti e uno in provincia di Teramo. Le due vittime recenti sono una 67enne dell'Aquila e un 82enne di Bucchianico. Le località con più nuovi casi sono Chieti (25), Pescara (23), Francavilla (15) e Vasto (10). A livello provinciale, l'incremento più consistente si registra nel Chietino (+92), seguito dal Pescarese (+63).
RICOVERI IN AUMENTO
Gli attualmente positivi sono 22 in meno, per un totale di 10.954 persone. Continua la rapida crescita dei ricoveri, che passano dai 521 di domenica ai 536 di ieri. In particolare, 487 pazienti (+17) sono in ospedale in terapia non intensiva e 49 (-2, al netto di decessi, dimissioni e due nuovi ricoveri) sono in terapia intensiva. Al momento sono occupati il 26% circa dei 189 posti letto di terapia intensiva disponibili e il 32,7% dei 1.491 posti di area medica, a fronte di soglie di allarme rispettivamente del 30 e del 40%. Gli altri 10.418 attualmente positivi (-37) sono in isolamento domiciliare. I guariti delle ultime ore sono 201.
AREA METROPOLITANA
A confermare la situazione critica, soprattutto nell'area metropolitana, c'è l'incessante lavoro del 118. «I numeri sono in aumento ormai da giorni e sono alti, simili a quelli di marzo. Rispetto ad allora, però, siamo più preparati. Stiamo gestendo una quantità importante di interventi anche grazie ai mezzi messi a disposizione dall'azienda», dicono al 118 di Pescara, che si sta occupando non solo di trasportare i pazienti in ospedale, ma anche dei trasferimenti verso altre strutture considerando che il Covid Hospital del capoluogo adriatico è al completo da giorni. «Sul fronte varianti, il problema principale al momento è quella inglese», dice il direttore del laboratorio della Asl di Pescara, Paolo Fazii, che spiega il repentino incremento dei contagi. Proprio sulle varianti, aggiunge, «l'Abruzzo sta facendo un percorso molto virtuoso: se vediamo cluster che si sono generati rapidamente mandiamo i campioni a sequenziare».
RISCHI ENORMI
Un momento di ampia circolazione del virus come quello attuale unito alle minori restrizioni previste dalla zona gialla, secondo l'esperto, rappresenta un «rischio enorme. Bisogna assumere atteggiamenti responsabili», dice il virologo. Uno dei problemi sono gli asintomatici, almeno il 50% del totale, portatori sani che spesso vanno in giro inconsapevoli di avere il virus. Proprio per questo, non si stanca di ripetere Fazii, «dobbiamo rispettare le misure preventive». Poi un appello ai genitori: «A Pescara le scuole sono chiuse ed è una buona cosa, ma bisogna far evitare ai bimbi e ai ragazzi assembramenti e feste. Dimentichiamo il Carnevale, i giovani ne avranno altri da festeggiare».
VACCINI
Intanto è saltata la riunione prevista per ieri finalizzata a pianificare il cronoprogramma e le modalità della 'fase 2' della campagna vaccinale, che prevede tra l'altro una convenzione con i medici di base, i quali giocheranno un ruolo fondamentale considerando che i destinatari sono soprattutto gli over 80. Gli esperti regionali attendono che si svolga il vertice a livello nazionale, così da poter programmare il lavoro sul territorio una volta ricevute indicazioni più precise.